Politica

Napolitano-Lega: 24 ore di duello Poi è tregua sulla spazzatura

Botta e risposta a distanza sui rifiuti tossici spediti dal Nord in Campania. Ma il presidente precisa: «Napoli deve svegliarsi»

da Roma

E la Lega, presidente? E le proteste di «quei cattivoni del nord»? E le paure dei parlamentari del Carroccio, le polemiche dopo le sue parole sulla provenienza di gran parte dei rifiuti tossici scaricati a Napoli? E il fuoco preventivo di Roberto Castelli, secondo il quale «adesso vogliono portare la spazzatura da noi»? Ma Giorgio Napolitano, assalito dalle domande dei giornalisti all’ingresso di Palazzo Serra di Cassano, più di tanto non si scompone. Per tenere il punto gli bastano sette asciutte parole: «Basta leggere la relazione della commissione parlamentare».
Insomma, spiega, è inutile risentirsi perché la responsabilità di alcune industrie del settentrione è agli atti. Questo però non significa assolvere la Campania. «Io sono venuto qui - precisa il capo dello Stato - per sollecitare soluzioni a Napoli, e non soluzioni al nord, di un problema che è determinato da varie componenti tra le quali anche quella del traffico di rifiuti tossici dal nord». C’è sulle carte parlamentari, c’è sui rapporti della magistratura e ne parla perfino il film Gomorra. La Lega stia tranquilla, nessuno vuole che le Regioni settentrionali si occupino della questione al di là della normale solidarietà richiesta in occasioni del genere. Ma in Campania si devono svegliare. «A Napoli - dice durante un convegno su Nitti all’Istituto di studi filosofici - si vive ogni giorno un corpo a corpo tra spinte regressive e fattori di avanzamento, nel solco delle più antiche tradizioni della città. Occorre far avanzare la società perché non può esistere una Napoli bella che ignori quella brutta e c’è bisogno del contributo di tutti per un’opera comune di riscatto».
Bastano queste parole a sgonfiare la querelle. «Prendo atto delle dichiarazioni del capo dello Stato che ci tranquillizzano - replica Castelli - e registro con favore che auspica una soluzione al problema rifiuti sul territorio campano, come prevede la legge. D’altra parte il presidente deve capire la nostra posizione, troppo spesso il nord ha dovuto pagare per le inefficienze di altre parti del Paese». E il capogruppo alla Camera, Roberto Cota: «Siamo i primi a dire che la spazzatura va smaltita localmente. Non facciamo nessuna polemica con il presidente Napolitano, stimato da Umberto Bossi e dalla Lega».
E mentre la senatrice del Pdl Adriana Poli Bortone vuole che il governo «riferisca subito in aula» sul traffico della monnezza tossica, Roberto Formigoni assicura che la Lombardia, come domanda il capo dello Stato, farà la sua parte: «I problemi della Campania sono un problema di tutta Italia. Nessuno di noi intende lasciare sola la Campania e nessuno di noi intende lasciare solo il governo, che sta conducendo un’azione autorevole e ragionevole». Il governatore lombardo, che nel pomeriggio partecipa a una riunione sul tema a Palazzo Chigi, chiede che i responsabili del disastro vengano puniti. «È vero che negli anni scorsi ci sono state manovre a delinquere di imprenditori piccoli e medi del nord, del centro e del sud Italia.

Le indagini parlamentari documentano un grave degrado inflitto all’ambiente in maniera criminale, semmai c’è da lamentare che a fronte di questa devastazione, ben pochi sono i provvedimenti punitivi per chi ha sbagliato veramente» E Napolitano? «Ho notato accenti di grave preoccupazione da parte sua, non a caso è tornato sull’argomento per due giorni consecutivi».

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