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"Scoop o bufala? Vi dico come non farsi fregare da un millantatore"

Emanuele Canta inviato di Mattino 5 racconta come lavorare con gli informatori per verificare notizie e evitare di rilancare fake news

“Scoop o bufala? Vi dico come non farsi fregare da un millantatore"

Nelle inchieste riguardanti i casi più interessanti mediaticamente, per avere le notizie prima degli altri bisogna bruciarli sui tempi. Ma inseguendo lo scoop a tutti i costi, il giornalista che indaga rischia di cadere nella trappola di qualche millantatore. Come non caderci ce l’ha spiegato Emanuele Canta - giornalista, prima inviato per la sede romana del TG5, ora del programma in onda su Canale 5 Mattino 5 - che, durante la masterclass di videogiornalismo investigativo di The Newsroom Academy, metterà a disposizione degli iscritti la sua esperienza di “mastino” di nera.

Come si fa, quando si segue un caso, ad essere un passo avanti ai colleghi?

È sempre importante fornire una informazione corretta e verificata, pensare unicamente di battere sul tempo i colleghi è rischioso e non deve mai essere l'unico obiettivo. Certo, qualsiasi giornalista ha il desiderio di arrivare su una notizia prima degli altri, per essere un passo avanti a volte basta semplicemente porsi le domande più banali cercando le risposte laddove gli altri credono sia impossibile trovarle.

masterclass

Spesso gli informatori sono decisivi. Come distingui i millantatori dalle fonti attendibili?

Quando c'è bisogno di capire di più, di arrivare oltre, di entrare nelle dinamiche più intime e scivolose di una storia allora le fonti ufficiali non bastano più. Quella parte che manca ce la può raccontare l'”uomo della strada" o la "gola profonda", spesso è la stessa persona, croce e delizia del giornalista, mai da sottovalutare, sempre da prendere con le pinze. Le sue imbeccate possono valere uno scoop o una clamorosa bufala, serve sempre cercare un riscontro incrociando le informazioni ricevute con i dati oggettivi già in nostro possesso. Alcune domande possono aiutarci a non cadere in errore: il nostro informatore ha un secondo fine? Perché avrebbe deciso di aiutarci? Parlando con lui di varie tematiche riscontriamo contraddizioni, incongruenze, una tendenza a voler essere protagonista?

Emanuele Canta è uno degli ospiti della Masterclass in videogiornalismo di inchiesta. Scopri gli altri big del giornalismo investigativo in Italia

Qualche segnale che può servire per non cadere in trappola?

Il millantatore generalmente si mette a disposizione in modo spontaneo del giornalista aggiungendo ai suoi racconti particolari interessanti, che colpiscono, ma di cui mai riesce a provarne la veridicità. Per la fretta di arrivare prima degli altri, spesso alcuni giornalisti commettono l'errore di considerare attendibile la notizia più scabrosa, quella che fa più rumore, quella che vorremmo tutti raccontare.

Quanto conta il rapporto con gli investigatori per riuscire ad ottenere le notizie in anteprima?

Per il giornalista che si occupa di cronaca nera, il rapporto con gli investigatori è fondamentale. Sono la fonte ufficiale, ma allo stesso tempo non possono rivelare alcun atto di indagine. È importante quindi stabilire un rapporto personale e di assoluta fiducia, mostrando massimo rispetto per il ruolo e per i limiti nella comunicazione imposti dalla legge. Incontrarsi di persona (sempre meglio di un messaggio e anche di una telefonata) per una chiacchierata è utile per conoscere il nostro interlocutore e per farsi conoscere.

Nel momento in cui sarà tutto pronto per essere ufficializzato potremo contare, se siamo sempre stati leali, su una clamorosa anteprima.

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