John Negroponte è un "navigato burocrate, ma quello che sfortunatamente non ha la fama di essere è uno che contesta le politiche non sagge dei suoi capi". Così commenta in un editoriale il New York Times il passaggio dell'ex ambasciatore all'Onu ed in Irak , tecnicamente una retrocessione, dalla carica di "zar" dell'intelligence a vice segretario di Stato. L'interrogativo che tutti ora si pongono è se un uomo di così vasta esperienza possa «portare a Condoleezza Rice i rinforzi di cui ha disperatamente bisogno per aiutare a guidare l'amministrazione verso una gestione più saggia in Iraq». Negroponte è stato ambasciatore a Bagdad per 10 mesi tra il 2004 ed il 2005 e, sottolinea il Times, «indubbiamente ha visto lo stridente divario tra la difficile realtà del paese e lo stato di negazione della realtà con cui da Washington si elencavano successi».
Ma non sembra che l'ambasciatore abbia «mai fatto un serio tentativo di riportare i suoi capi nel mondo reale», scrive il Times per il quale «questo atteggiamento dovrà cambiare se vorrà avere la possibilità di migliorare le cose».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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