«Nel partito golpe dei cattocomunisti»

«Nel partito golpe dei cattocomunisti»

«Lasciare l’Udc? No. Chiederò un congresso contro i cattocomunisti travestiti da Udc che si sono appropriati indebitamente della linea del partito». Luca Ruffino, segretario milanese dell’Udc commissariato per il suo sostegno a Podestà, è scatenato.
Chi sono i cattocomunisti?
«Tabacci, Marcora, Pezzotta sono cattocomunisti travestiti da Udc. Un giudizio che riguarda anche Casini e Cesa. Paghiamo il prezzo della mancanza di autonomia da Roma».
Come si spiega il commissariamento?
«È la risposta di Roma contro chi si è reso responsabile di lesa maestà. Ma io sono e resto un iscritto, a differenza di Tabacci, Cesa e amici, anzi compagni. Saranno i probiviri a decidere».
Le hanno contestato i manifesti a favore di Podestà?
«Sono loro che tengono il piede in tre scarpe, per mantenere gli assessori che governano col Pdl e auspicando la vittoria di Penati, magari per entrare in giunta con lui. Sono una contraddizione unica».


Quali accuse le sono state mosse?
«Sono stato semplicemente commissariato, con un fax indirizzato al segretario regionale e inoltrato a me per conoscenza. Ma io sono lineare. Come fai a essere commissario cittadino, propendere per Podestà e rimanere neutro?».
E la libertà di voto?
«Una bugia. O forse ho interpretato male io il concetto...».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica