Claudia Passa
da Roma
Quando lavevano scritto alcuni giornali italiani, Repubblica aveva sentenziato che si trattava di «veline» distribuite nelle redazioni dal direttore del nostro Servizio segreto militare. Ieri a confermare larchiviazione del «capitolo Sismi» dellinchiesta Usa sul caso Niger-gate è intervenuto il vicedirettore dellFbi John Miller.
La vicenda del dossier «fraudolento» sulluranio nigerino - ha spiegato lalto funzionario - non faceva parte di «un tentativo di influenzare la politica estera statunitense», ma «con ogni probabilità di un disegno criminale mirato a un guadagno finanziario». Non solo. Nel comunicare a luglio le risultanze dellinchiesta, lFbi - ha confermato Miller - aveva «espresso il proprio apprezzamento per il sostegno dei funzionari italiani allindagine per determinare lorigine dei documenti».
A dispetto degli appassionati di letteratura spionistica, da Washington continuano ad arrivare smentite al teorema che vuole i nostri 007 al centro del «grande inganno» ribattezzato Niger-gate. E conferme alla dettagliata ricostruzione fornita al Copaco dal generale Nicolò Pollari e dal sottosegretario Gianni Letta. Ieri però, a sorpresa, dopo il riconoscimento unanime del Comitato parlamentare sulla correttezza dei nostri Servizi, il diessino Giuseppe Caldarola ha dichiarato a Radio Radicale: «Credo che i titoli dei giornali, che parlano di unassoluzione del Sismi e del governo da parte del Copaco, non corrispondano esattamente a quello che è accaduto. Il Copaco ha semplicemente preso atto delle dichiarazioni di Letta e Pollari. Alcuni commissari pensano che la partita sia chiusa, altri, come il sottoscritto, pensano invece che la presa datto sulla parola sia doverosa, ma che resta in piedi unindagine del Senato americano ed è prudente aspettare per vedere quali notizie possano arrivare dagli Stati Uniti».
Detto, fatto. Poche ore dopo, lFbi (che ha indagato due anni su richiesta del Senato) confermava la sua sentenza. Ma prima ancora era stato Fabrizio Cicchitto (Fi) a rispondere al collega della Quercia: «Capiamo che il condizionamento esercitato da Repubblica su parte dei Ds è molto rilevante, per cui lonorevole Caldarola ha dovuto pagare il suo tributo a questo totem, ma è indubbio che nessun componente del Copaco ha trovato punti deboli nella ricostruzione di Letta e Pollari. Comunque - ha ironizzato Cicchitto - prendiamo atto che cè un miglioramento della situazione. Nel passato gli esponenti del Pci attendevano il soccorso rosso dallUrss, oggi Caldarola lo attende dalla Commissione dindagine del Senato Usa. Purtroppo per lui, lindagine dellFbi non ha fornito nessuna pezza dappoggio».
E se per Enzo Fragalà (An) «la correttezza delloperato di Pollari ha spazzato via larmata Brancaleone che lha aggredito con una martellante campagna stampa», a rincarare la dose è intervenuto il sottosegretario alla Difesa Francesco Bosi (Udc), che ha ricordato come «al termine dellaudizione al Copaco, tutte le forze politiche hanno riconosciuto che il Sismi non ha nulla a che fare con il Nigergate. Per la sinistra si tratta di un autentico flop rispetto alla montatura orchestrata contro il Sismi e il governo».
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