da Contursi Terme
Vince Pavel Brutt, ma vincono anche i corridori. Dopo giorni di trasferimenti e lamenti, il direttore del Giro Angelo Zomegnan decide di tagliare 34 chilometri dalla tappa di oggi, la Potenza-Peschici.
«In considerazione dei disagi patiti dai corridori negli ultimi giorni e degli stress affrontati ha spiegato il direttore del Giro - e dopo esserci consultati con i corridori più forti ed esperti del gruppo, abbiamo deciso che la tappa di domani (oggi per chi legge, ndr) arriverà direttamente a Peschici, senza affrontare poi il circuito del Gargano. Saranno 34 chilometri in meno, così i corridori potranno riposare mezz'ora in più domattina e anche domani sera per raggiungere i loro alberghi».
Dopo un giro di consultazioni, il Giro riparte più unito e compatto al grido di «più riposo per tutti», anche se qualche isolato cè. È il caso del campione del mondo Paolo Bettini: «Io vado per la mia strada», ha detto. Nei giorni scorsi liridato aveva preso le distanze dei colleghi: «Il Giro è un po che lhanno presentato e se avevano da lamentarsi potevano farlo prima». Gli risponde Andrea Noé: «Quando cade o succede qualcosa a lui è un problema del ciclismo, se succede a noi se ne frega». Botta, risposta e fine delle ostilità: ognuno per la propria strada.
La verità è che Bettini si è esposto più volte per il bene del gruppo, ma tutte le volte che si è trovato a fare il sindacalista è rimasto regolarmente al vento e con il cerino in mano. «Non mi esporrò mai più per nessuno...», disse un anno fa, dopo una tappa della Tirreno, che inizialmente doveva essere accorciata per il maltempo e poi ci fu chi si rimangiò tutto.
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