New York, 22 luglio 2008
Ecco perché non parteciperò più a dei bandi pubblici italiani. Questi i fatti: il 14 dicembre 2007 la Regione Puglia pubblica un bando per la promozione del suo territorio. I soldi in gioco sono 7 milioni di euro. E, trattandosi di fondi Ue, sono tutti da spendere, come è ben chiarito nel bando, nel biennio 2007-2008. Qui ravviso la prima anomalia. Dalle mie parti, se qualcuno riceve dei finanziamenti pubblici e gli dicono che deve spenderli in un certo modo, lo fa. Sarebbe come se il mio medico mi dicesse che per guarire devo prendere una medicina per due anni; e io decido di prendere le medicine solo il secondo anno, ma due alla volta. Il giorno 11 febbraio 2008 si chiude il bando e 7 agenzie, oltre a noi, presentano la loro proposta. E qui, la seconda anomalia: scopro che in gara non ci sono solo agenzie di comunicazione, ma anche gruppi di editori ed emittenti televisive pugliesi. Dalle nostre parti, la comunicazione la fanno le agenzie di comunicazione. È come se per promuovere la vendita dei miei gelati nei bar di tutto il mondo, io chiedessi al bar sotto casa mia di farmi la campagna. Ma arriviamo alla terza anomalia. È febbraio, lestate si avvicina e le proposte dormono nei cassetti della Regione. Passano i mesi e la mia meraviglia cresce: come è possibile, chiedo da NY ai miei colleghi in Italia. Hanno perso la scorsa stagione, non vorranno perdere anche questa? Sì, vogliono perdere anche questa. Oggi, 20 luglio del 2008, lappalto per promuovere la Puglia nel biennio 2007-2008 non è ancora stato assegnato. Dopo lapertura delle ultime buste, la classifica suscita perplessità. Indovinate chi cè in prima posizione. «Il bar sotto casa». Proprio limpresa locale. Non so quando verrà ufficializzata l'assegnazione del budget, ma so che spendere sette milioni di euro in pubblicità in una manciata di settimane di fine anno, è un affronto al buon senso.
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