Oggi i tempi di ricovero in ospedale sono ridotti all'osso: piccolo o grande che sia l'intervento chirurgico, in corsia ormai si rimane il tempo strettamente necessario. I mesi in un letto di ospedale sono solo un ricordo del passato con ripercussioni positive e meno. Se una volta le lunghe degenze, anche di mesi, da una parte garantivano una remissione più che completa, dall'altra erano psicologicamente pesanti. Adesso la situazione si è capovolta: con l'attuale organizzazione del sistema sanitario per un bypass, per esempio, dopo una settimana si torna a casa. Magari con qualche preoccupazione non avendo più di fianco al letto il medico, ma con la consapevolezza che la convalescenza tra le pareti domestiche fa sicuramente meglio al morale. In questo nuovo scenario, il farmacista acquisisce un ruolo sempre più rivelante non solo come dispensatore di medicinali, ma come primo camice bianco a cui rivolgersi, quello più a portata di mano per qualsiasi dubbio o consiglio, quello che si trova anche nel paesino più piccolo. Forse più facile da raggiungere del medico di famiglia. Ne è convinta Aureliana De Sanctis, amministratore unico di Cosmofarma, con cui abbiamo parlato di questa rivoluzione nell'assistenza che trasformerà il ruolo di alcune figure professionali, in primis quella del farmacista, e di conseguenza le manifestazioni fieristiche dedicate al settore.
Come Cosmofarma, dunque: non più solo vetrina seppure importante e ricca, ma sopratutto appuntamento di aggiornamento, informazione e confronto.
«Con gli ultimi provvedimenti legislativi e la conseguente de-ospedalizzazione - ha sottolineato la manager - le prospettive del settore sono completamente cambiate: la farmacia è destinata a diventare il front-office del paziente appena dimesso, un front-office disponibile e capillare su tutto il territorio nazionale, ricco di esperienza e professionalità. In altre parole, sarà un punto di riferimento essenziale per l'utente: non solo per l'acquisto dei medicinali, ma per tutta una serie di servizi come, per esempio per analisi, screening e test, che si potranno effettuare in loco anziché recarsi all'asl competente». Ma c'è dell'altro nel futuro delle farmacie.
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