da Milano
Continuano le incertezze all'interno dell'Ump, il partito di maggioranza nel parlamento francese, sulla fusione tra Suez e Gaz de France. «Dubito che allo stato attuale vi sia una maggioranza favorevole alla fusione», assicura Dominique Paillè, deputato dell'Ump, secondo il quale «almeno una sessantina» di suoi colleghi «si oppongono fermamente al progetto di legge» sulla fusione, che a suo avviso «non è una buona soluzione».
Paillè parla in un articolo pubblicato ieri dal quotidiano La Tribune ed è uno stretto alleato del ministro dell'Interno, Nicolas Sarkozy, diventato un avversario del progetto di fusione.
Lo scontro nell'Ump dovrebbe rinnovarsi domani prossimo, nel corso di una riunione straordinaria del gruppo parlamentare del partito, in cui i sarkoziani affileranno le armi contro i deputati dell'Ump più vicini al premier Dominique de Villepin. La fusione, che provocherebbe una discesa della partecipazione statale in Gdf fino a poco più del 30%, ha lobiettivo di ostacolare i progetti di una possibile offerta su Suez da parte di Enel.
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