La nuova Bnl, pieni poteri al numero uno

da Milano

Pieni poteri all'amministratore delegato: sarà l'uomo forte della nuova Bnl targata Bnp Paribas. La riforma della governance che l'azionista di controllo porterà all'assemblea il 15 settembre accresce le deleghe all'amministratore delegato e riduce solo a «eventuale» il comitato esecutivo, per anni perno della gestione di Bnl. Nella «relazione del consiglio di amministrazione sulla proposta del punto 2 (modificazioni delle statuto sociale) dell'assemblea», consultata dall'agenzia Radiocor, si sottolinea come l'attuale assetto di governance incentrato sul comitato esecutivo «non appare più giustificato alla luce dell'attuale composizione dell'azionariato» che vede Bnp Paribas al 99,14% e «appare superato dai più avanzati modelli di governance».

Per questo il gruppo francese propone all'assemblea di «rendere facoltativa, e dunque solo eventuale, la nomina di un comitato esecutivo in seno al consiglio di amministrazione ed equiparando a tutti gli effetti la figura dell'amministratore delegato a quella del comitato esecutivo, siccome entrambi organi delegati della banca». La nuova governance è uno dei punti su cui chiede maggiori chiarimenti «Azione Bnl», l’associazione dei piccoli azionisti di via Veneto, che ha preannunciato, per il momento, la sua astensione.

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