Nuova pioggia di soldi sugli enti lirici. Ma solo se coi bilanci in rosso

Tanto per dire il clima, ieri mattina, i deputati non sapevano nemmeno su cosa si dovesse votare, talmente tanti emendamenti erano stati approvati dopo il rinvio in commissione del decreto «milleproroghe», simpaticamente ribattezzato così perché è una specie di cassonetto che contiene norme su qualsiasi tema dello scibile umano.
Per i conti pubblici, è una specie di Finanziaria dove ognuno tenta l’assalto alla diligenza. Con qualche perla. Ad esempio, l’articolo 6-quater intitolato: «Rateizzazione versamento contributi previdenziali a favore di enti e organismi operanti nel settore della musica». Anche stavolta, proprio come per la Finanziaria, a beneficiare di cinque milioni di euro per il 2008 saranno soprattutto gli enti con i bilanci pericolanti. Non cioè coloro che si sono segnalati per la buona amministrazione, ma quelli «che versino in difficoltà finanziarie».

La dizione dei relatori, che parlano di «enti e organismi di riconosciuto prestigio», lascia mano libera ai funzionari del ministero di Rutelli. Ma l’identikit dei beneficiari, a partire probabilmente dal San Carlo di Napoli, sembra chiaro. Saldi di fine legislatura.

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