Milano - Respingono le accuse e affermano di non aver mai fatto parte di
alcuna organizzazione terroristica Manolo Morlacchi e Costantino Virgilio, ritenuti componenti del gruppo "Per il comunismo Brigate Rosse" e arrestati ieri a Milano nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla
procura di Roma. Lo dice il difensore Giuseppe Pelazza, che ha già annunciato che dopo l’interrogatorio di
garanzia di dopodomani "in cui i miei assistiti respingeranno le accuse, faremo ricorso al tribunale del
riesame".
"Non siamo terroristi" Morlacchi e Virgilio sono rinchiusi in una cella in sostanziale isolamento, in quanto la casa circondariale
milanese è sprovvista di un reparto ’alta sicurezzà. "Siamo ai paradossi - ha affermato il legale -: essendo
stati perquisiti a giugno e poi oggetto di osservazione e controllo, ritengo che le esigenze cautelari nei
confronti di Morlacchi e Virgilio non possano sussistere nel momento in cui da allora non c’è stata alcuna
condotta di carattere criminoso. I miei assistiti inoltre non hanno benchè minimamente pensato di darsi alla
fuga - ha continuato il legale - ne di inquinare la prove". L’avvocato Pelazza afferma che i due non hanno
alcuna accusa di detenzione di armi e di aver progettato attentati.
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