Un nuovo approccio per prevenire le nascite non programmate

La ricerca nell’ambito della contraccezione, compie uno straordinario passo in avanti. Un innovativo metodo anticoncezionale sottocutaneo, efficace quanto la già collaudata pillola, ma più comodo e pratico nell’utilizzo, ideale per le donne che cercano una soluzione contraccettiva a lungo termine e reversibile, promette di liberare dal peso quotidiano della contraccezione, consentendo una maternità del tutto programmata e consapevole. Più in particolare la novità è rappresentata da un piccolissimo bastoncino (2 millimetri di diametro e quattro centimetri di lunghezza) a rilascio ormonale costante, impiantabile, con uno speciale applicatore, sotto la cute, nella parte interna del braccio. Ha una durata di 3 anni, ma può essere facilmente rimosso, nel caso in cui si desideri ripristinare la fertilità. Il nuovo metodo (dopo Inghilterra e Francia sarà disponibile in Italia il prossimo maggio), non è però auto-impiantabile e può essere applicato solo dal ginecologo certificato, ovvero dal ginecologo che abbia seguito un apposito addestramento per apprendere la tecnica di inserimento e rimozione.
«É un contraccettivo che utilizza l’etonogestrel, un derivato sintetico ad azione progestinica», spiega Chiara Benedetto, professore ordinario di ostetricia e ginecologia, direttore del dipartimento universitario di discipline ginecologiche e ostetriche dell’università di Torino, tra i relatori a Roma alla conferenza di presentazione del nuovo anticoncezionale. «In termini più scientifici l’etonogestrel è un metabolita attivo del desogestrel, progestinico di provata efficacia. La nuova soluzione contraccettiva non contiene estrogeni e quindi può essere utilizzata anche dalle donne che presentano controindicazioni al loro uso. I meccanismi contraccettivi di questo prodotto sono identici a quelli della pillola». Ma non è tutto. «E’ ideale per la donna che desidera programmare a lungo termine la propria vita lavorativa e di relazione», afferma Rossella Nappi, professore associato all’università di Pavia. «La stessa donna poi non vuole correre il rischio di dimenticanza (succede spesso), come può accadere con la pillola contraccettiva». Il nuovo contraccettivo, inoltre, può essere utilizzato anche nelle donne che allattano.

Unico limite del nuovo contraccettivo, sono gli effetti sulla regolarità del ciclo mestruale. Ma gli esperti rassicurano: «la non comparsa del ciclo non deve assolutamente preoccupare la donna, perché l’efficacia del contraccettivo è mantenuta».

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