Nuovo gioco: fare interviste finte con numeri di telefono veri (forse)

Lui si chiama Tommaso Debenedetti ed è famoso per le sue interviste inventate: tra le vittime anche Philip Roth (ingannò Libero che la pubblicò). Ora dal suo blog inanella interviste finte ai più conosciuti scrittori italiani, ma mettondo in calce i loro veri numeri di telefono («veri» lo dice lui). All’indirizzo http://talkworld.bloog.it sono già in rete i numeri telefonici dello scrittore israeliano Yehoshua (l’ufficio di Haifa) e di due famosi romanzieri italiani: Dacia Maraini e Niccolò Ammaniti.

«Mi piace giocare ironizzando sulla proverbiale volontà dei giornalisti di tenere segretissima la loro agenda - afferma Debenedetti - io invece la mia agenda di anni di giornalismo culturale la metterò tutta in rete, mantenendo però il gusto di inventare l’intervista, di pubblicare colloqui falsi da cima a fondo». Nei prossimi giorni alle interviste immaginarie con Alain Elkann, Alberto Bevilacqua, Gad Lerner verranno affiancati i recapiti. Giornalismo dell’assurdo o violazione della privacy? Agli interessati l’ardua sentenza.

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