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Nyman mette in musica l’Aretino «lussurioso»

La Biennale Musica di quest’anno s’è appena inaugurata con Michael Nyman che la fama internazionale s’è guadagnato con alcune indovinate colonne sonore (Campion e Greenaway). Nella duplice veste di compositore e direttore, sul podio dell’Orchestra sinfonica di Santa Cecilia, Nyman ha presentato tre prime mondiali, una delle quali è certamente la più attesa: Sonetti Lussuriosi di Pietro Aretino (1525), opera «commissionata» oltre che dalla Biennale, dalla benemerita Compagnia per la Musica in Roma, presieduta da Ludovica Purini, di cui è nota l’attività di sostenitrice di grandi istituzione musicali - da Santa Cecilia all’Orchestra giovanile venezuelana - e che con Nyman si impegna per la prima volta in una attività vera e propria di moderno mecenatismo. Oggi questo stesso concerto viene ripetuto a Roma (Parco della Musica ore 21). E già se ne parla da tempo, nonostante la nuova musica non riesca ormai più a fare notizia. Se ne parla per via dei Sonetti dell’Aretino, una «scena d’opera» per soprano - l’australiana Marie Angel, musa di grandi registi, gli stessi con i quali lavora Nyman - ed orchestra, un ruolo che nessuna cantante italiana ha voluto assumere per l’evidente imbarazzo procurato dal «recitar cantando» di quei versi irriverenti, canzonatori, piuttosto osceni, dove gli organi sessuali e l’atto sessuale costituiscono il più forte leitmotiv linguistico. Al lettore di oggi quei versi appaiono abbastanza stucchevoli; non gli è difficile comprendere come l’Aretino, a Roma, anche a causa di quei sonetti licenziosi e osceni, fosse stato oggetto di un attentato, dal quale, uscito illeso, dovette subito dopo fuggire e riparare altrove. Nyman è rimasto affascinato dalla verve licenziosa più che «lussuriosa» dei versi dell’Aretino da quando, di recente, una sua amica li aveva ripescati e offerti a corredo di una mostra sull’arte erotica. Certo chiunque è curioso di ascoltare cosa sia riuscito a fare Nyman, ma non v’è ombra di dubbio che il clamore suscitato dall’opera di Nyman è principalmente dovuto a quei versi.


Michael Nyman, impaginando questo concerto, ha fatto precedere l’opera sui versi dell’Aretino dalla colonna sonora del film Il libertino, con Jonny Depp, e dal Secondo Concerto per violino e orchestra, solista col nostro Francesco D’Onofrio, già interprete discografico del compositore. Tre primizie regalate prima a Venezia ed ora a Roma.

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