Per ogni famiglia nei residence il Comune paga 1700 euro al mese

Il Comune di Roma spende oltre 24 milioni l’anno in locazioni. Ogni mese sborsa 1.700 euro a famiglia per l’alloggio nei residence, una cifra con la quale, e sul mercato privato, si potrebbe affittare casa in pieno centro storico. È quanto emerge dal dossier «Roma, l’emergenza alloggiativa e il problema della casa», presentato ieri alla sala stampa della Camera dal deputato del Pdl Marco Marsilio e dal consigliere comunale Fabrizio Santori, presidente della commissione speciale sicurezza.
I residence attualmente in locazione da parte del Comune sono dieci. E sono tutti in estrema periferia. Si va dai 10mila metri quadri di via Tineo (San Vitaliano 2003 srl) ai 4mila mq di via Segre (Fanocle spa). Da notare che San Vitaliano è proprietario anche del residence di via Tagliaferri, nel XX Municipio, dove sono finiti gli sfollati del residence Bravetta. «In media in ogni residence alloggiano 3-400 persone - spiega Marsilio - in condizioni di estrema marginalità sociale. Sono strutture inevitabilmente chiuse al quartiere. Ma dai costi elevati. Basta fare due conti per scoprire che in media il Comune spende 1.700 euro a famiglia, ogni mese».
A titolo di esempio bastano i dati contrattuali del residence di via Tagliaferri: 71 unità abitative, 78 metri quadrati in media per appartamento, E un canone mensile per appartamento pari a 1.445 euro. Nella zona, specifica il dossier, «appartamenti di nuova costruzione limitrofi allo stabile, di uguale metratura, vengono affittati a 800 euro, comprensivi di spese condominiali e/o servizi». Nel caso di via Tagliaferri, invece, i servizi vengono computati a parte, e ammontano a 988,73 euro per appartamento. In totale, dice il documento presentato ieri a Montecitorio, «al Comune di Roma ogni singolo appartamento del suddetto stabile costa in media 2.433,73 euro al mese, comprensivi di servizi ma non delle utenze (acqua, luce, gas)».
Una somma che solo pochi fortunati potrebbero permettersi. Probabilmente, però, spenderebbero quella somma per abitare in zone meno periferiche. «Con quei soldi - prosegue infatti Marsilio - si può affittare una casa in qualsiasi quartiere della capitale, compreso il centro storico. Basta una ricerca immobiliare. Magari non si può abitare a piazza di Spagna, ma a San Giovanni, sì, a Monteverde pure».
«In complesso - spiega Santori - il Campidoglio spende ogni anno 24.685.716 euro per 1.239 unità immobiliari. Circa 2,2 milioni al mese. Una cifra molto prossima a quella con cui si potrebbero direttamente acquistare questi immobili». In sostanza, è il ragionamento del Pdl, ammesso e non concesso che quella dei residence sia la risposta giusta per dare un tetto provvisorio a chi perde casa all’improvviso, perché non comprare lo stabile invece di pagare ogni mese un salatissimo affitto? Tanto più che i contratti stipulati sono di 6+6 anni. A parità di investimento, meglio acquistare, insomma, e patrimonializzare la spesa, anziché regalare soldi alle proprietà immobiliari. Alla presentazione del dossier hanno partecipato anche i consiglieri municipali Monica Picca (XIII), Marco Giudici (XVI), Lorena Vinzi (VII) e David Di Giacomo (X).


Oggi, durante il consiglio comunale straordinario sulla casa, Fabrizio Santori presenterà una mozione sull’emergenza alloggiativa. Una mozione che impegna, fra l’altro, il sindaco di Roma e la giunta «ad avviare le procedure per la rescissione dei contratti di locazione (con i residence) o comunque di non dare corso al rinnovo della stipula».

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