NapoliUomini, donne, anziani, bambini, una quindicina di persone in tutto, hanno assistito alla sua morte, senza tendergli una mano, scappando dinanzi alle grida di aiuto della moglie, che gli è restata accanto fino alla fine. Sono gli ultimi secondi di vita di Petru Birladeandu, il romeno ucciso da un proiettile vagante la sera del 26 maggio scorso, mentre si trovava a Montesanto, quartiere popolare di Napoli ma, anche, zona ad alto rischio camorristico. Quando c'è ancora tanta luce, alle 19.47, otto sicari entrano in azione per dare l'assalto a un camorrista da eliminare, Salvatore Mariano: è la faida dei Quartieri spagnoli. I killer entrano in azione e lo fanno in modo eclatante: arrivano a bordo di 4 moto, percorrono via Pignasecca contro mano, raggiungono piazza Montesanto, dove ci sono le stazioni della Cumana, della Funicolare e della Metropolitana. C'è un via vai di centinaia di persone, tra queste Petru e sua moglie Mirela. Il romeno porta a tracolla la sua fisarmonica, che gli dà da vivere: con Mirela cerca scampo nella stazione ma gli otto assassini, piombano alle loro spalle, come documentato dai fotogrammi estrapolati dalle riprese effettuate dalle 3 telecamere sistemate all'esterno e all'interno della Ferrovia. A poche centinaia di metri dalla caserma del Comando provinciale dei carabinieri e della Questura, i camorristi cominciano a sparare all'impazzata con mitra e pistole. Un proiettile ferisce ad una spalla un ragazzo di 14 anni, un altro paio, colpiscono Petru ad una gamba e al torace. Il romeno, nonostante le ferite, riesce a proseguire nella sua fuga, preceduto dalla moglie. Mirela si ferma per aiutarlo, lo sostiene. Ormai morente, il musicista riesce a raggiungere i tornelli dove ci sono le obliteratrici. Ma, qui, crolla, la sua vita è ormai giunta al capolinea: si accascia sotto gli occhi di decine di passeggeri. Il terrore, l'insensibilità: il musicista ambulante è steso dinanzi ai tornelli, Mirela chiede aiuto, ma nessuno ascolta le sue grida disperate. C'è chi oblitera il biglietto, chi parla al telefonino. La vedova racconta: «I soccorsi sono arrivati ma erano solo per il ragazzo, non per mio marito».
I tre filmati sono in possesso dei pm della Dda, Sergio Amato e Michele Del Prete per le indagini sulla faida e sulla morte di Petru. Un omicidio in diretta, le telecamere che riprendono ogni istante, i frammenti della morte di un innocente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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