Dopo quindici giorni di intensa programmazione distribuita in due spazi di innegabile prestigio quali il teatro Valle e Palazzo Altemps, si conclude oggi la rassegna «Teatri del temo presente. Dieci progetti per la nuova creatività» promossa dallEti. E non è un caso che il lavoro prescelto per chiudere questa interessante vetrina sia una performance in cui laccadimento dal vivo sposa il video, i nuovi media, la fragranza sfuggente di una scena che si svuota di teatro classico per assumere le sembianze di quella tendenza odierna - e futura - votata allimmagine la cui parola dordine sembra essere «sconfinamento». Daltronde i Santasangre - formazione romana giunta a una consistente visibilità negli ultimi anni, anche grazie allappoggio del Romaeuropa Festival e dello stesso Eti (ma ne ricordiamo i primi passi in situazioni più underground dove comunque questo collettivo ha lasciato un segno assai netto) - di contaminazioni tra linguaggi diversi, di tecnologia, olografia, ricerca vocale se ne intende da sempre.
Nel loro «concerto per voce e musiche sintetiche» intitolato Seigradi (questa sera alle 20.45 al Valle) e ideato da Diana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Dario Salvagnini, Pasquale Tricoci, Roberta Zanardo, la compagnia capitolina ci parla con assoluta originalità di cambiamenti climatici e di emergenze ecologiche ormai allarmanti. «La storia è quella di un cammino - si legge nelle note introduttive - percorso nellacqua e nella sua più violenta assenza. Una riflessione personale sulla straordinaria bellezza e forza che questo elemento esercita allinterno di un processo destinato a esaurirsi».
La presenza scenica della Zanardo si inserisce dunque in un mosaico di stimoli che tende allorganicità del tutto. «Il percorso tentato è un ritorno alla sintesi, allartificio tra corpo, voce, suoni, ambienti virtuali e scatole luminose.
Informazioni ai numeri 06/68803794 e 800.011616.
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