Il lavoro ben fatto evidentemente paga. Questo è stato uno dei primi pensieri che hanno affollato la mente di Mario Falconi, appena rieletto, per il secondo mandato consecutivo, alla presidenza del Consiglio Direttivo dellOrdine Provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri che con i suoi 40 mila iscritti è uno dei più corposi dItalia. Alla tornata elettorale, valida per il triennio 2009-2011, hanno partecipato circa 6 mila e 400 tra medici (5282) ed odontoiatri (1.118), ben 600 camici bianchi in più rispetto allultima chiamata alle urne che arrivano a un migliaio, calcolando anche gli odontoiatri. Il clima rovente che si è respirato tra le due liste concorrenti - quella vincente «Professionalità e Lavoro Medico» e quella sconfitta Amci - e le numerose questioni da risolvere - dal precariato alle eccessive spese per la medicina difensiva fino al rapporto con la Regione - hanno spinto gli iscritti allOrdine a partecipare attivamente alle elezioni. Tra lultimo della lista vincente e il primo di quella concorrente si è registrato uno scarto di 425 voti. Esattamente a pari merito con Falconi, è stato eletto, sempre nella lista Professionalità e Lavoro Medico, Massimo Martelli, primario di Chirurgia Toracica al San Camillo mentre il secondo candidato con più voti (3.167) è risultato Enrico Bollero, direttore generale del Policlinico di Tor Vergata. «Ha pagato il lavoro fatto nei 3 anni precedenti che evidentemente è stato apprezzato dal mondo medico romano - ha commentato Mario Falconi, medico di Medicina Generale, dallalto dei 3.173 voti incassati -. Il successo ci spinge a proseguire, con forza, l'impegno a tutela dei professionisti e dei cittadini, in particolare i più deboli».
Il riconfermato numero uno dellOrdine dei Medici di Roma ha subito annunciato che nel corso della prima riunione del Consiglio Direttivo proporrà la vice-presidenza per il chirurgo Donato Antonellis, finito recentemente al centro di uninchiesta di Report sugli errori medici: «È stato sottoposto ad una gogna mediatica nonostante sia, da tutti noi del Consiglio uscente, stimato e apprezzato come professionista ma soprattutto come uomo». Falconi è, infine, tornato sulla polemiche, sollevate da alcune sigle di associazioni mediche, sulla necessità di puntare su larghe intese: «Evidentemente, le larghe intese, quelle vere, erano quelle della mia lista. Sottolineo che abbiamo stravinto nonostante che leader di sindacati nazionali si siano schierati contro di noi». Da parte del candidato alla Presidenza sconfitto, Roberto Lala, risultato il primo della sua lista con 2.
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