Padoa-Schioppa, Prodi e Montezemolo volano le prime «schioppettate»

Scrivo in riferimento all’articolo «Vigilia di stangata» di Claudio Borghi, che condivido in pieno. L’autore si stupisce del metodo seguito da Padoa Schioppa e dalla maggioranza che l’ha nominato per annunciare la stangata. Il motivo è molto semplice: non si può dire ai cittadini «dateci i soldi perché abbiamo promesso a Confindustria il taglio del cuneo fiscale» perché altrimenti i cittadini si ribellerebbero. Molto meglio allora prenderli in giro, con stime di comodo della commissione delle faine e schioppettate di ministri che sembrano davvero improvvisati. Che i soldi da sottrarre agli italiani servano al taglio del cuneo fiscale è dimostrato da tre semplici argomenti. In primis la somma che si asserisce sia necessaria per rientrare dal deficit eccessivo è parente molto stretta di quella che serve per finanziare il taglio del cuneo: circa 10 miliardi di euro.

In secondo luogo Montezemolo, appena sentite le schioppettate, si è preoccupato ed è corso da Prodi per avere rassicurazioni sul fatto che il taglio del cuneo fiscale si faccia effettivamente e, avute queste rassicurazioni, il 15 giugno le ha annunciate pomposamente alla stampa. Infine se il governo non riuscirà a fare il taglio del cuneo fiscale, cadrà prima di Natale, insieme alla presidenza di Confindustria.
Filippo Manca e-mail

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