«Il Paese ha bisogno di una svolta Via alle riforme per lo sviluppo»

«Vogliamo un Paese a misura di giovani e di impresa. Servono riforme che liberino l’Italia dai vincoli allo sviluppo. Il Paese ha bisogno di ringiovanire e di cambiare passo su tanti fronti: welfare, istruzione, burocrazia, fisco, occupazione, infrastrutture». È l’appello che Marco Colombo, presidente dei Giovani imprenditori di Confartigianato, ha lanciato a Firenze all’apertura dei lavori dell’assemblea degli associati. «L’Italia - ha detto Colombo - ha il primato europeo per numero di imprenditori under 40: 1.926.000, pari al 19,8% del totale degli imprenditori italiani, una percentuale doppia rispetto alla media Ue. Ma abbiamo anche un tasso di disoccupazione giovanile al 29,4%. Da questi dati dobbiamo ripartire per costruire nuove politiche di sviluppo del Paese». Del numero complessivo, 647.399 sono giovani artigiani, che nel 2010 sono cresciuti di 32.610 unità.
Colombo ha accusato gli ostacoli che bloccano le potenzialità degli imprenditori, come la burocrazia che costa 1 punto di Pil alle aziende italiane, e che impediscono ai giovani di entrare nel mondo del lavoro. A questo proposito ha invocato «maggiore dialogo tra scuola e impresa per offrire ai giovani una formazione adeguata alle esigenze del mercato e per colmare la distanza che oggi divide il sapere dal saper fare, la conoscenza teorica dalle competenze tecniche e pratiche».
Colombo ha riconosciuto che «il governo sta andando nella giusta direzione con il Piano per l’occupazione giovanile dei ministri Gelmini, Meloni e Sacconi». Ma ha chiesto all’esecutivo maggiore impegno «per superare il disallineamento tra scuola, università e mondo del lavoro, per valorizzare il contratto di apprendistato come strumento privilegiato di ingresso nel mondo del lavoro, e il lavoro manuale come sbocco possibile per tutti giovani disoccupati, laureati compresi». Il presidente dei Giovani imprenditori di Confartigianato chiede anche «un sistema bancario attento alle esigenze delle imprese». «Abbiamo bisogno - ha detto - di misure che favoriscano l’accesso al credito sia per l’imprenditore che vuole investire in nuovi mercati e innovare, sia per il giovane che ha una buona idea imprenditoriale, ma che non dispone di garanzie reali per avviare l’attività». Colombo si è poi soffermato anche sul tema del federalismo, chiedendo un costante monitoraggio dell’attuazione della riforma per controllare che effettivamente «favorisca la progressiva riduzione della spesa locale improduttiva, esalti la responsabilità degli amministratori locali e consenta di abbassare la pressione fiscale sulle imprese».


Nel suo intervento all’Assemblea dei giovani, il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, ha concentrato la propria attenzione su alcune priorità: riduzione della pressione fiscale, lotta alla burocrazia, contenimento dei costi della Pubblica amministrazione e della politica.
«C’è necessità di fare un salto dalla politica del dire alla politica del fare - ha spiegato Guerrini -; gli imprenditori vogliono meno parole e più fatti».

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