Un attacco clamoroso e senza precedenti: come prendere di mira una sfida internazionale di calcio in Italia. A Lahore, capitale culturale del Pakistan, una dozzina di uomini armati fino ai denti ha attaccato la nazionale di cricket dello Sri Lanka che stava andando allo stadio per affrontare la squadra pakistana. I terroristi, però, pur falciando la scorta e ferendo sette giocatori, hanno fallito. Con tutta probabilità volevano prendere tutti in ostaggio. Poi avrebbero resistito fino alla morte, come i terroristi di Mumbai, sotto i riflettori dei media. Invece sono stati beffati dallautista-eroe del pullman dei giocatori di cricket che ha dribblato limboscata.
La nazionale dello Sri Lanka stava raggiungendo ieri mattina alle 8.40 lo stadio Gheddafi di Lahore. A cinquecento metri dallingresso è scoppiato linferno. Un gruppo di uomini armati ha cominciato a sparare allimpazzata con fucili mitragliatori e lanciarazzi. Le immagini di una televisione locale mostrano due terroristi in abiti civili, che indietreggiano verso un parco pubblico sparando a raffica. «Stavo svoltando verso lo stadio quando ho visto un razzo piombare verso di noi. Per fortuna ci ha solo sfiorato» racconta Khalil Ahmed, lautista del pullman che trasportava la squadra. A bordo i giocatori cercano riparo come possono. I terroristi sparano alle ruote dellautobus che continua la sua marcia. «Un uomo è corso di fronte al bus e ha tirato una granata verso di noi. Ma è rotolata sotto senza fare grandi danni», racconta il coraggioso Ahmed. Lautista avanza a zig zag e accelera al massimo, anche se i terroristi sparano alle fiancate. «Ero stordito, ma ho pensato solo a puntare sullingresso più vicino dello stadio», spiega Ahmed. Il suo collega nel pullman che lo seguiva è stato ucciso.
La squadra si è salvata, anche se 6 giocatori e laiuto allenatore britannico sono rimasti feriti ed è poi stata evacuata dallo stadio con un elicottero. Mentre il pullman sfugge allimboscata la battaglia attorno a piazza Libertà continua furiosa per un trentina di minuti. Sei poliziotti pachistani perdono la vita oltre a due civili. Altre 17 persone sono rimaste ferite. «Ho visto due persone armate che tiravano raffiche dappertutto. Erano ragazzi fra i 20 ed i 25 anni, con degli zainetti sulle spalle», racconta un testimone. La polizia ha ritrovato munizioni, fucili dassalto Ak 47 e zaini con viveri e medicine. Lo stesso armamentario dei terroristi di Mumbai. Il vero obiettivo sarebbe stata la squadra nazionale pachistana, che si è salvata per puro caso. Nel cricket la tradizione vuole che le formazioni rivali giungano assieme sul terreno di gioco.
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