Trapani, detenuto aggredisce agenti con pugni e sbarra di ferro

Il detenuto aveva avuto una lite con altro ristretto. Dopo l'intervento delle guardie l'aggressione a colpi di sbarra e pugni

Trapani, detenuto aggredisce agenti con pugni e sbarra di ferro

Ancora un'aggressione ad agenti della polizia penitenziaria. Questa volta siamo a Trapani, dove monta la protesta dei sindacati dei poliziotti. Un detenuto ha "aggredito alcuni poliziotti penitenziari per futili motivi". Per Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe, "si tratta di un grave episodio. Tutto ciò è sintomatico della grave carenza di sicurezza dovuta sempre alla scarsa presenza di personale. Fino a quando la polizia penitenziaria deve subire queste aggressioni?". Un gente è stato colpito al capo con un pezzo di ferro, mentre il collega, intervenuto in aiuto del collega, ha ricevuto un pugno in pieno volto.

Capece, segretario generale del Sappe, esprime solidarietà ai poliziotti contusi e ricostruisce i fatti: "Registriamo l'ennesimo episodio di violenza nei confronti di personale appartenente al Corpo in servizio nella Sicilia. Verso le ore 13,15 un detenuto italiano ha aggredito due assistenti capo coordinatori con una sbarra di ferro staccata ad un tavolino dell'aula della scuola e pugni in faccia. Il detenuto aveva avuto una lite con altro ristretto: subito dopo separati, il primo è stato messo presso l'aula della scuola, il secondo portato nella cella di perquisizione. Subito dopo il primo doveva essere sentito per un consiglio di disciplina, mentre che il collega lo andava a prendere e apriva la cella il detenuto si muniva di un piede di metallo del banco di classe e lo dava in testa ai poliziotti. I detenuti evidentemente sono convinti non di essere in carcere a scontare una pena ma in un albergo, dove possono fare ciò che preferiscono. Ed è grave che la recrudescenza degli eventi critici in carcere si è concretizzata proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario aperto, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della polizia penitenziaria".

L'ultima aggressione lo scorso settembre sempre in provincia di Trapani, a Favignana, dove un agente è stato aggredito e ferito

all'interno del carcere Giuseppe Barraco. Il motivo dell'aggressione, la contestazione da parte delle gurdie della presenza di oggetti non autorizzati, tra cui un numero maggiore di lamette da barba rispetto al quello consentito.

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