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Troppi accessi al Pronto soccorso di Palermo: "Qui solo per vere emergenze"

A causa del continuo sovraffollamento dei Pronto soccorso degli ospedali Villa Sofia e Cervello, le due strutture sanitarie alzano bandiera bianca e invitano i cittadini ad un uso consapevole degli accessi agli ospedali

Troppi accessi al Pronto soccorso di Palermo: "Qui solo per vere emergenze"

Gli ospedali palermitani chiedono di non affollare i Pronto soccorso delle strutture sanitarie di Villa Sofia e Cervello per situazioni che non presentano "caratteristiche di emergenza e che possono essere gestite in altre strutture". Un appello lanciato per evitare che quella che è considerata a tutti gli effetti una struttura di emergenza sia costretta a gestire codici bianchi e verdi.

Il messaggio è stato lanciato nel corso della seduta del Comitato aziendale per il sovraffollamento delle aree di emergenza che si è svolta nella degli ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello. L’arrivo del picco influenzale, un forte incremento di presenze di soggetti anziani alle prese con problemi respiratori, stanno creando situazioni di grande sovraffollamento, soprattutto perché oltre ai casi di emergenza (codici rossi e gialli), sono sempre stabili, se non in aumento, le presenze di soggetti (codici verdi e bianchi) che si recano al pronto soccorso per problemi per i quali sono presenti nel territorio altre strutture.

Le guardie mediche, i poliambulatori, senza dimenticare i medici di base, sono infatti in grado di affrontare queste situazioni e fornire adeguata assistenza. Al pronto soccorso Villa Sofia si registrano oltre 55mila accessi annui, mentre al Cervello sono circa 35mila per un totale di 90mila accessi solo per i due ospedali a nord della città. "C’è un serio problema di accessi impropri o comunque non correlati a situazioni di emergenza nei due pronto soccorso – sottolineano il Direttore Sanitario di Villa Sofia Cervello Aroldo Rizzo e il Direttore Aurelio Puleo -. Circa il 70 per cento degli accessi sono riferibili a codici verdi e bianchi, che hanno diritto ad accedere, ma che potrebbero tranquillamente essere assistiti in altre strutture. Tutto questo causa un notevole sovraffollamento, che crea problemi agli operatori sanitari, costretti a fare i salti mortali, che non aiuta la gestione delle situazioni di emergenza, e provoca disagi anche ai codici verdi e bianchi, chiamati a sobbarcarsi attese di ore e ore prima di essere visitati. Riteniamo che sia auspicabile e preferibile per coloro che non presentano situazioni di gravità recarsi in una guardia medica, dove non devono aspettare così a lungo e possono avere un’assistenza pari a quella del pronto soccorso".

Nel corso della seduta, indetta dai due ospedali, è stato concordato di procedere con un rapido aggiornamento del piano di sovraffollamento dei due pronto soccorso per individuare soluzioni che consentano di affrontare l’evolversi della situazione degli accessi nelle prossime settimane. L'Asp di Palermo aveva lanciato la campagna "Se mi sento male, dove vado?", con una serie di utili indicazioni per rivolgersi alla struttura sanitaria corretta in caso di malessere generale. La campagna sostenuta dal ministero della Salute promuove sane abitudini.

"Il Pronto Soccorso ospedaliero è la struttura che garantisce esclusivamente il trattamento delle emergenze-urgenze, ovvero di quelle condizioni patologiche, spontanee o traumatiche, che necessitino di immediati interventi diagnostici e terapeutici", spiegano dal Ministero.

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