Anna Astrella
da Roma
Pannella liquida in diretta su Radio Radicale il tesoriere del suo partito. E il «defenestrato», Danilo Quinto, apprende «per puro caso» via radio di aver presentato le dimissioni. Domenica sera, infatti, lignaro tesoriere ha ascoltato la notizia venuta fuori negli ultimi 18 minuti della conversazione tra il leader del Prt e il direttore della radio, Massimo Bordin.
Con una lettera aperta, ieri Quinto ha smentito le sue dimissioni e la contemporanea sostituzione con «un non meglio precisato rappresentante legale». Il tesoriere etichetta lintera faccenda come «lennesima falsità consumata a mio danno da quando - da circa due anni - è cominciata una campagna denigratoria e di delegittimazione della mia persona». Ma a questo punto non perde loccasione per annunciare la reale rinuncia allincarico e, soprattutto, il divorzio definitivo dal partito. Nonostante laddio Quinto ci tiene a «ristabilire la verità dei fatti» e a chiarire le vicende fondamentali di un rapporto ventennale durante il quale spiega di aver amministrato correttamente le finanze del partito e di aver contribuito al loro riassetto. «Per circa ventanni - esordisce il tesoriere - ho servito il Prt, inventando mezzi, risorse umane e strutture per lautofinanziamento, ricoprendo di fatto anche i ruoli di general manager, direttore amministrativo, capo del personale, public relation man e altro. In questo periodo, partendo da una situazione molto deficitaria, a causa di folli spese precedenti, ho valorizzato lintero patrimonio radicale e procacciato decine e decine di miliardi di lire. E questo senza alcuna possibilità di intervento sullattività politica decisa, non sempre lucidamente, dal monarca e dal suo entourage di fedelissimi».
La situazione è poi degenerata, secondo Quinto, perché nel partito è stata totalmente ignorata la sua denuncia sulla difficile situazione di cassa provocata da «campagne e lotte della cui natura e sulla cui utilità - specifica il tesoriere - dovrei esprimere giudizi politici non lusinghieri, che in breve avrebbero reso impossibile pagare stipendi e far fronte a oneri fiscali e contributivi».
La replica del Prt al jaccuse di Quinto non si è fatta attendere. Sono state rese note due comunicazioni dellex tesoriere, rispettivamente del 12 e del 22 luglio. Nel primo stralcio si legge «...a questo punto metto il mio mandato a disposizione del Partito Radicale Transnazionale...»; sugli stessi toni anche il secondo: «...Quale tesoriere rispondo che non ricopro detta carica dal momento che ho rimesso lincarico al partito».
In realtà nella lettera Quinto ha comunque sottolineato che essendo stato «ignorato e persino dileggiato» per la denuncia sulla situazione di cassa aveva rimesso il suo mandato al partito «chiedendo una rinnovata fiducia». Le sue dimissioni, però, non erano state formalizzate perché Pannella lo aveva invitato a «non turbare il suo riposo sabbatico di due mesi. Ma alla fine - conclude Quinto - mi ha costretto a rendicontare, a mettere a disposizione carte e documenti, non rispettando il mio periodo sabbatico e, infine, non apprendendo dalla sua viva voce, ma da Radio Radicale e dunque, coram populo, che invece di andare in ferie mi ha fatto dimissionare dagli organi del partito e sostituire».
Questa bagarre è lultimo atto in ordine di tempo di una situazione tesa che da un po si ravvisa allinterno dei Radicali dopo la decisione di portare avanti unalleanza con lo Sdi.
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