Andrea Tornielli
da Roma
«Cè bisogno di famiglie che non si lascino travolgere da moderne correnti culturali ispirate alledonismo e al relativismo». Benedetto XVI, allAngelus di ieri, ha commentato il Vangelo che presenta le parole di Cristo sul matrimonio ed è tornato a riaffermare lindissolubilità del sacramento che unisce uomo e donna.
A chi domandava a Gesù «se fosse lecito al marito ripudiare la propria moglie, come prevedeva un precetto della legge mosaica», egli rispondeva «che quella era una concessione fatta da Mosè a motivo della durezza del cuore, mentre la verità sul matrimonio risaliva allinizio della creazione, quando Dio - come sta scritto nel Libro della Genesi - li creò maschio e femmina; per questo luomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. E Gesù aggiunse: Sicché non sono più due, ma una carne sola. Luomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto». «È questo - ha spiegato il pontefice - il progetto originario di Dio». Dopo aver citato il Concilio Vaticano II, che ha definito «Dio stesso» come «lautore del matrimonio», Benedetto XVI si è rivolto direttamente a tutti i coniugi cristiani.
«Il mio pensiero - ha detto - va a tutti gli sposi cristiani: ringrazio con loro il Signore per il dono del sacramento del matrimonio, e li esorto a mantenersi fedeli alla loro vocazione in ogni stagione della vita, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, come hanno promesso nel rito sacramentale». Papa Ratzinger ha quindi augurato ai coniugi cristiani di «costruire una famiglia aperta alla vita e capace di affrontare unita le molte e complesse sfide di questo nostro tempo. Cè oggi particolarmente bisogno - ha aggiunto - della loro testimonianza. Cè bisogno di famiglie che non si lascino travolgere da moderne correnti culturali ispirate alledonismo e al relativismo, e siano pronte piuttosto a compiere con generosa dedizione la loro missione nella Chiesa e nella società».
Benedetto XVI ha poi richiamato lesortazione apostolica «Familiaris consortio» di Giovanni Paolo II, ricordando come in quel testo gli sposi e i genitori cristiani vengano definiti «testimoni di Cristo fino agli estremi confini della terra, veri e propri missionari dellamore e della vita». «Questa missione - ha spiegato il Papa - è diretta sia allinterno della famiglia - specialmente nel servizio reciproco e nelleducazione dei figli -, sia allesterno: la comunità domestica, infatti, è chiamata a essere segno dellamore di Dio verso tutti». Una missione, questa, «che la famiglia cristiana può portare a compimento solo se sorretta dalla grazia divina.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.