Parentopoli nelle municipalizzate addio: assunzioni solo per concorso

Approvata una delibera comunale che stabilisce le nuove regole per il reclutamento delle figure non apicali. Mai più chiamata diretta. Istituito un codice etico a cui dovranno aderire amministratori delle società e politici locali

Basta con la parentopoli nelle municipalizzate di Roma. Basta con le aziende piene di raccomandati reclutati per chiamata diretta senza alcun tipo di controllo. Il Campidoglio cambia registro. Da ora in poi la parola d'ordine sarà trasparenza: non ci saranno più assunzioni che non passino per i concorsi pubblici. Il sindaco Gianni Alemanno non fa sconti e si dice pronto non solo ad annullare le assunzioni non valide, ma anche a a cacciare i vertici che hanno reclutato gente senza seguire le regole. La delibera approvata dalla giunta comunale stabilisce concorsi pubblici per tutti i ruoli non apicali secondo forme che verranno individuate da un'apposita commissione. Tutte le partecipate dovranno adottare un regolamento che stabilisce l'istituzione di un elenco unico del personale non dirigenziale a tempo indeterminato e la predisposizione di un piano di assunzioni annuale che dovrà essere sottoposto all'approvazione degli organi di Roma Capitale. Verrà inoltre istituito un codice etico al quale dovranno aderire gli amministratori delle società e i componenti degli organi politici: non potranno partecipare ai concorsi e alle selezioni i coniugi, i parenti in linea diretta o collaterale e gli affini.

Regole rigide, dunque, in attesa della privatizzazione di alcune società che porterà a una riduzione del peso dell'amministrazione capitolina. - «Non condanniamo a priori una gestione pubblica - dice Alemanno - ma serve una sintesi virtuosa e una riduzione dell'eccessivo peso sul gruppo Roma Capitale».

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