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Passa la legge anti-gogna, stop a pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare

Sono stati 160 i voti a favore per l'emendamento a prima firma di Enrico Costa: IV e Azione votano con la maggioranza. Contrari M5s, Pd e Avs

Passa la legge anti-gogna: stop a pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare

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È passato alla Camera con 160 voti a favore e 70 contrari l'emendamento di Enrico Costa, di Azione, alla legge di delegazione europea che vieta di pubblicare l'integrale o stralci del testo dell'ordinanza di custodia cautelare fino termine dell'udienza preliminare. A votare contro sono stati M5s, Avs e Pd. Italia viva e Azione hanno votato a favore insieme alla maggioranza. Dal partito di Giuseppe Conte si sono levate le proteste per un voto di civiltà: "Un altro vergognoso bavaglio che colpisce e umilia il diritto dei cittadini ad essere informati. L'informazione è un dovere di chi lavora in quel campo ma anche un diritto di tutti".

Così si sono espressi i rappresentanti del Movimento 5 stelle in commissione Giustizia alla Camera Stefania Ascari, Federico Cafiero De Raho, Valentina D'Orso e Carla Giuliano. "Si affaticano tanto per nascondere i possibili reati dei potenti, perchè sono quelli che interessano all'opinione pubblica", hanno concluso, giustificando in questo modo il loro voto contrario. Simile la posizione di AVS, espressa dal co-portavoce e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli e dal capogruppo di Verdi e Sinistra nella commissione Giustizia della Camera Devis Dori: "In mano a questo Governo può diventare un nuovo bavaglio alla libertà di stampa. Non possiamo certo ritenere che questo ministero della Giustizia che alterna annunci garantisti e panpenalismo di fatto possa avere il giusto equilibrio per trattare un tema così delicato".

Carlo Calenda ha ringraziato Costa, "che si è battuto duramente per questa battaglia di civiltà e che risponde ai principi di garantismo e giusto processo previsti in Costituzione".

La riformulazione del testo viene commentata positivamente da Forza Italia con Matilde Siracusano: "Un risultato positivo che ci soddisfa, un buon traguardo per ribadire ancora una volta l'importanza - per FI e per il governo - del garantismo e della presunzione di innocenza, cardini chiave sui quali si fonda la nostra Costituzione".

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