Pd, in Calabria sospese le primarie: è vicino l’accordo con i centristi

La cosa bella dello stilare uno statuto con delle regole interne, è che si può sempre ignorare e dichiararle lettera morta. Ancora risuona la eco degli spari e della rivolta degli immigrati a Rosarno, che in Calabria il Pd corre a bloccare le primarie per scegliere chi sarà lo sfidante del sindaco di Reggio Giuseppe Scopelliti alle prossime Regionali.

Le consultazioni, che avrebbero dovuto tenersi domani, sono state sospese in fretta e furia dopo una trattativa condotta dai segretari nazionali di Pd e Udc, Pier Luigi Bersani e Lorenzo Cesa. Lo stop, infatti, prelude all’ufficializzazione dell’accordo tra i democratici e l’Udc. E pazienza se i centristi nelle scorse settimane avevano mostrato apprezzamento per il candidato del Pdl, il «sindaco più amato d’Italia». Come non detto. A far rimangiare la parola all’Unione di centro, è stata la possibilità di candidare proprio un personaggio proveniente dall’area centrista. Ad opporsi a Scopelliti, infatti, dovrebbe essere Roberto Occhiuto, ex esponente di Forza Italia e attualmente deputato proprio nelle fila dell’Udc.
Tutto congelato quindi in casa Pd, dove i tre bersaniani in lizza per la candidatura non l’hanno presa benissimo ma fanno buon viso a cattivo gioco. Il presidente del consiglio regionale Giuseppe Bova, il consigliere regionale Bruno Censore e soprattutto il governatore uscente Agazio Loiero hanno espresso a denti stretti «soddisfazione» per l’imminente accordo, definendo «opportuna» la decisione di sospendere le primarie.

Dall’altra parte, però, Scopelliti ricorda «gli ottimi rapporti» con l’Udc, mentre oggi è atteso in Calabria Antonio Di Pietro, che lancerà l’ex presidente della Confindustria locale, Pippo Callipo, come candidato dell’Idv, in attesa di eventuali «convergenze» con Pd e Udc.