Pdl-Udc, il giorno dell’accordo

Il consiglio regionale debutta oggi in un clima finalmente sereno nella coalizione che ha portato alla elezione del presidente Renata Polverini. Ieri è stato di fatto sancito l’accordo tra il Pdl e l’Udc che finora aveva dato un appoggio esterno alla maggioranza. I centristi avranno due assessorati e la vicepresidenza del consiglio regionale. Lo ha confermato ieri Polverini, uscendo dall’incontro con Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli nel corso del quale ha perfezionato i termini del difficile accordo: «L’accordo con l’Udc è fatto - gongola la governatrice -. Domani (oggi, ndr) Raffale D’Ambrosio, indicato dall’Udc, sarà il vicepresidente d’aula e immediatamente dopo ci saranno due ingressi in giunta con i nomi avanzati dall’Udc». Nomi che sono quelli del riconfermato capogruppo Aldo Forte e del segretario regionale Luciano Ciocchetti. E le donne? I due posti, da statuto, dovrebbero infatti essere riservati ad «assessore». Ecco quindi l’ipotesi di sostituire due maschi (si ipotizza Stefano Cetica al Bilancio Stefano Cetica e Stefano Zappalà al Turismo) con due donne, forse Gina Cetrone e Olimpia Tarzia.
Conferme anche dall’Udc, che però usa toni più prudenti: «C’è un’ipotesi di accordo», dice Ciocchetti a Rai News 24, facendo riferimento a «un nostro ingresso in giunta attraverso l’attribuzione di due assessorati e la vicepresidenza della giunta». «Ora attendiamo da parte del presidente Polverini e del Pdl - aggiunge Ciocchetti - i tempi e i modi delle questioni, confermando che noi domani (oggi, ndr), per rispetto dell’accordo di maggioranza che ha portato grazie ai nostri voti fondamentali all’elezione di Renata Polverini, voteremo Mario Abbruzzese come presidente del Consiglio regionale. Aspettiamo e vediamo come procederanno e si evolveranno le vicende». Tra le incognite, anche il giudizio del Tar, atteso per il prossimo 10 giugno, sul ricorso presentato da alcuni consiglieri del Pdl avverso l’aumento dei consiglieri da 70 a 73, ciò che garantirebbe il premio di maggioranza al centrodestra ma sembrerebbe andare contro lo statuto. Se i giudici amministrativi dovessero dar ragione al centrosinistra, i tre consiglieri persi dal centrodestra darebbero molto più peso all’Udc, cambiando gli equilibri alla Pisana. Il Pdl infatti finirebbe per avere 36 consiglieri (compreso il presidente), contro 29 dell’opposizione e 6 dell’Udc. E in caso di appoggio esterno dei centristi la maggioranza sarebbe di un solo voto rispetto al possibile asse centrosinistra più Udc in qualche votazione. Ciò che non fa stare tranquillo il capogruppo della Destra Francesco Storace: «Prevedo problemi per 5 anni, lo vedremo già domani (oggi, ndr) in consiglio regionale»
Già, perché come detto oggi ci sarà la prima seduta del consiglio. I 73 eletti (compresi i tre sub judice) sono stati convocati per le 11 da Claudio Fazzone, che presiederà le fasi iniziali della seduta in qualità di consigliere più votato nelle liste provinciali. Dopo l’insediamento, l’ordine del giorno prevede l’elezione del presidente del consiglio regionale, quella dei due vicepresidenti e quella dei tre consiglieri segretari. A seguire le comunicazioni all’aula della presidente della Regione, Renata Polverini.
Ieri intanto la giunta regionale, nel corso di una riunione, ha approvato la delibera che nomina Salvatore Ronghi segretario generale e Pietro Giovanni Zoroddu capo di gabinetto, quest’ultimo ad interim per i prossimi 60 giorni.

Sono stati anche rinnovati temporaneamente 13 contratti dirigenziali per 60 giorni, poi una commissione valuterà i curricula per nominare i nuovi dirigenti. Alla Protezione Civile regionale, dopo le dimissioni di Maurizio Pucci, è stato nominato Luca Fegatelli.

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