da Milano
Di Pietro non sblocca gli aumenti tariffari e Autostrade ricorre al Tar del Lazio. Lannuncio della società guidata dal presidente Gian Maria Gros-Pietro è arrivato a sorpresa, poche ore dopo linvio di una lettera allAnas, con cui il ministro delle Infrastrutture comunicava il parere favorevole del Nucleo di valutazione (Nars) allaumento delle tariffe per Autostrade, ma con una riserva: lAnas, in quanto ente di vigilanza sui concessionari, dovrà valutare la gravità dei mancati investimenti accertati per alcune società - Autostrade compresa - prima di concedere gli aumenti.
Il parere del Nars, trasmesso da Di Pietro allAnas, «quantifica - secondo una fonte ministeriale - in 3,8 miliardi di euro lammontare degli investimenti programmati e non realizzati nel periodo 2000-2005», ma per quanto riguarda Autostrade per lItalia «una parte degli investimenti non realizzati, pari a 0,9 miliardi, si è già tradotta nel mancato riconoscimento degli adeguamenti annuali», sostiene ancora la fonte. Di Pietro chiede quindi allAnas che «valuti per la restante parte non realizzata da Autostrade per lItalia e dalle altre concessionarie la gravità degli inadempimenti e se di questo si debba tener conto ai fini del richiesto adeguamento per il 2007», conclude la fonte, citando il testo della lettera. Il ministro ha chiesto allAnas un riscontro a stretto giro, dal momento che entro 30 giorni, poi, i ministeri delle Infrastrutture e dellEconomia dovranno decidere definitivamente sugli aumenti dei pedaggi autostradali. Ladeguamento tariffario, che fino a questanno avveniva automaticamente in base allinflazione, era previsto per il primo gennaio: ma a novembre, in piena guerra per la fusione AutoAbertis, Di Pietro ha annunciato che dora in poi sarebbe stato chiesto alle società di motivare tutti i parametri, perché gli aumenti sarebbero stati concessi solo a fronte di un effettivo miglioramento della qualità del servizio agli utenti delle autostrade.
Quindi, il ministro ha deciso di sospendere liter di valutazione delle richieste presentate dalle 22 concessionarie autostradali - fra il 2 e il 3% laumento chiesto da Autostrade - incaricando il Nars di svolgere unistruttoria per verificare lo stato di qualità del servizio, conclusa, come previsto, entro il 18 febbraio.
E proprio contro i provvedimenti di Anas e del ministero delle Infrastrutture che, il 27 dicembre, hanno rinviato le decisioni sugli aumenti, Autostrade e le concessionarie controllate hanno presentato ricorso al Tar del Lazio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.