La salute, dopo la famiglia, è il valore universale più importante per gli italiani. Un cittadino su tre la colloca addirittura al primo posto e il 61 per cento la cita tra le cose che hanno più importanza nella vita. In generale, seppur lItalia sia il secondo Paese al mondo più longevo, i connazionali stanno bene (80 per cento) e sono molto attenti al benessere e alla prevenzione. Lo rivela lOsservatorio Salute, realizzato da Ipso (Mannheimer) per AstraZeneca, al via questa settimana con la prima edizione. Un progetto di studio che, con cadenza periodica, analizzerà la relazione tra gli atteggiamenti degli italiani e il concetto di salute. «LOsservatorio Salute non si esaurisce con lappuntamento odierno, ma è un piccolo viaggio sul tema», dichiara Nicola Braggio, presidente AstraZeneca Italia in occasione della presentazione delliniziativa. «Da sempre la nostra azienda ha una forte vocazione allinnovazione ed alla ricerca con lobiettivo di migliorare la vita delle persone e creare beneficio per lintero sistema. Per questa ragione, oltre a sviluppare farmaci innovativi, per noi è importante sostenere la cultura della salute a 360 gradi». Il progetto prevede una parte fissa rappresentata dallIndice di Attenzione verso la Salute (Ias), un monitoraggio ciclico che misura i comportamenti degli italiani ed il loro interesse a star bene, oltre ad una serie di approfondimenti specifici. In questa prima fase è stato esplorato il tema del pensiero positivo e le sue connessioni socio-culturali. LOsservatorio Salute ha infatti indagato non solo lattenzione nei confronti della prevenzione e della cura di sé, ma anche come il pensiero positivo e le dinamiche socio-relazionali, possono influire sulla salute. Lo stress è oggi una componente che ha un forte impatto sulla vita di tutti, ma pensare positivo è fondamentale per 7 italiani su 10. Chi pensa positivo è giovane, laureato e con un livello di vita percepito superiore alla media, grazie soprattutto alle relazioni interpersonali (76 per cento).
Un italiano su 4 è attento alle esigenze del proprio corpo e lo cura con impegno, anche se un 10 per cento è addirittura disposto a sacrificare la salute per la bellezza esteriore. «Auspichiamo che lOsservatorio rappresenti un utile strumento per ascoltare e capire gli italiani, offrendo -aggiunge Braggio - una panoramica sul tema ed uno spunto di riflessione per i nostri interlocutori esterni: i medici che sono un cardine insostituibile del sistema salute, il mondo della ricerca che è motore di progresso clinico ed economico, le Istituzioni che con noi operano in un contesto sempre più sotto pressione, le società scientifiche e le associazioni dei pazienti».
La società anglo svedese AstraZeneca è attiva in oltre cento Paesi con più di 61mila dipendenti. Nel mondo ha 23 siti produttivi e 14 Centri di ricerca con oltre 15.700 addetti delle più svariate nazionalità, molti gli asiatici.
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