«L’appello? Nasce da una domanda: ma stiamo vivendo in un Paese normale o c’è qualcosa che ci sfugge?».
Presidente Perini, non siamo mica in Sudamerica.
«La gente è stanca. Non ha più fiducia nelle istituzioni. Nella magistratura».
Anche lei contro i giudici?
«Ma le pare possibile che Silvio Berlusconi abbia avuto 5mila processi? Che stia più in tribunale di Totò Riina?».
Vuol dire che c’è un complotto?
«A uno sparuto, per fortuna sparuto, gruppo di giudici che ha intenzione di affossare la legittima aspirazione di un Paese a essere governato dall’uomo che è stato liberamente eletto».
Un’accusa pesante.
«Dico di più. Non si aspettino questi magistrati che questa volta la gente non reagisca».
Che fa? Minaccia come Bossi?
«Qui non parliamo di militanti del Pdl o di Fi. Ma di gente comune, che la pensa magari diversamente, ma che ha ribrezzo per chi vorrebbe utilizzare l’arma della giustizia per abbattere il governo».
Chi ha firmato l’appello?
«Amici. Imprenditori, artigiani, manager. Gente normale. Gente che lavora».
Accusate De Benedetti. Un bersaglio più politico che imprenditoriale.
«Riportiamo dei fatti oggettivi. È la sua storia di imprenditore, non abbiamo inventato nulla».
Avete messo in fila Fiat, Banco Ambrosiano, Sme, Olivetti.
«Sembra di vivere in un Paese dove chi è stato più furbo alla fine ci guadagna.
Perché?
«C’erano ministeri che nelle gare obbligavano a utilizzare prodotti Olivetti. Io come facevo a competere con l’Olivetti se prima dovevo comprare dalla stessa Olivetti? Sarà acqua passata, mettiamoci pure una pietra sopra. Ma gli imprenditori chiedono di cambiare registro».
Cambiamo registro.
«Ecco, allora mi spieghino la sentenza Mondadori. Come si può condannare un’azienda a pagare una cifra esorbitante. Con modalità e tempestività mai viste. Quando, come ha raccontato Ciarrapico, c’era stato un accordo condiviso tra le parti».
Ha deciso un giudice.
«In un clima già arroventato. E, guarda caso, il giorno dopo la Corte costituzionale si pronuncia sul lodo Alfano».
Come se ne esce?
«Tornando a un Paese normale. Dove c’è chi governa e chi porta idee alternative e proposte intelligenti. È questo che vogliono gli imprenditori. È così semplice, l’opposizione si fa in Parlamento, non in tribunale».
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