Petrucci: «Tassare gli atleti? È una pura fantasia»

«Ritengo le argomentazioni degli atleti fondate e ragionevoli. Loro vanno aiutati e non mortificati con decisioni unilaterali che per quanto mi risulta ledono i diritti dei singoli». Il presidente del Coni Gianni Petrucci scende in campo a fianco dei campioni dello sci nel braccio di ferro in atto dopo la richiesta della federazione di «tassare» le sponsorizzazioni personali: la vicenda vede contrapposta la Fisi che, per far fronte alla crisi economica, ha pensato di prelevare una percentuale dei proventi, e gli stessi azzurri che hanno chiesto l’intervento del Coni. «Non posso nemmeno immaginare - ha proseguito Petrucci - ipotesi fantasiose e inopportune di trattenute sui contratti, senza averlo deciso con gli atleti stessi. Sono loro i veri protagonisti dello sport, bisogna aiutarli e non mortificarli». Questi comportamenti - ha concluso -, oltre a ledere i diritti dei singoli, «ne compromettono la tranquillità alla vigilia dell’avvio della stagione».


In serata è arrivata un’apparente retromarcia del presidente Fisi, Gianni Morzenti: non abbiamo mai mortificato nessuno dei nostri atleti e non lo faremo in futuro, ha scritto, «nessuno intende tassare nessuno. Gli atleti hanno sponsor personali che possono andare in contrasto con quelli Fisi. Perciò è necessario che siano regolamentate le sponsorizzazioni...».

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