Phoenix beve: su Marte c’è acqua

Analizzato il ghiaccio "assaggiato" dalla sonda Nasa qualche settimana fa. L’obiettivo della missione era quello di scavare il suolo marziano per ottenere campioni di ghiaccio da analizzare con gli strumenti tipici della chimica in soluzione

Phoenix beve: su Marte c’è acqua

Washington - L’acqua su Marte c’è davvero. Toccata, assaggiata. La prova è arrivata dalla sonda Phoenix: il ghiaccio a suo tempo prelevato dal robot sbarcato il 25 maggio sul suolo marziano è effettivamente acqua allo stato solido.

«Abbiamo l’acqua», ha detto ieri il ricercatore della University of Arizona William Boynton in una dichiarazione della Nasa. «In precedenza avevamo osservato la presenza di acqua ghiacciata - ha aggiunto, riferendosi alle osservazioni fatte con la sonda Mars Odyssey - ma questa è la prima volta che acqua su Marte è stata toccata e assaggiata». Prima di diffondere la notizia, gli scienziati della Nasa volevano essere certi al cento per cento e per questo hanno atteso i risultati di tutte le analisi condotte attraverso Phoenix, un laboratorio avanzatissimo, con strumenti che, nei laboratori, occuperebbero intere stanze e che invece in Phoenix sono condensati in 60 chili.

L’obiettivo della missione, che in un primo tempo sarebbe dovuta durare appena 90 giorni, era quello di scavare il suolo marziano per ottenere campioni di ghiaccio da analizzare con gli strumenti tipici della chimica in soluzione. Phoenix è infatti dotato di quattro microcelle dove i campioni di suolo prelevati dalla superficie del Polo Nord del pianeta sono stati sciolti e testati in diversi modi. A questo è servito il modulo chiamato Meca (Microscopy electrochemistry and conductivity analyzer), che contiene un microscopio a forza atomica e che ha analizzato le particelle per testare la conducibilità elettrica e l’acidità dei campioni prelevati.

Phoenix è dotato di uno spettrometro di massa capace di trovare tracce infinitesimali di materiale organico e di verificare il rapporto tra gli isotopi di ossigeno e azoto.

È stato attraverso questi strumenti che Phoenix ha «assaggiato» per la prima volta nella storia della ricerca spaziale l’acqua marziana. I risultati di quel test sono stati inviati a Terra grazie ai satelliti Mars Odissey e Mars Orbiter. Poi la conferma della Nasa: è acqua.

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