I responsabili della struttura informatica delle aziende dedicano ancora poca attenzione alla spesa energetica collegata alla tecnologia. Lo sostiene il rapporto dellEconomist Intelligence Unit, voluto e finanziato da Ibm, intitolato «It e ambiente: un nuovo punto dellagenda del Cio?». Una ricerca, condotta su 213 manager informatici europei e statunitensi, che ha evidenziato che oltre un terzo degli intervistati (42%) afferma che la propria azienda non controlla la spesa di energia collegata alla struttura tecnologica. Tra le società che tengono sotto controllo questa spesa, circa una su quattro (24%) ha registrato un aumento dei propri consumi di energia nel corso degli ultimi due anni. È evidente, quindi, che malgrado vi sia allinterno delle organizzazioni unaltissima attenzione ai problemi ambientali, solo una minoranza sta lavorando per mettere a punto strategie legate alla struttura informatica (It).
Tuttavia, la crescita dei costi dellenergia e della domanda di potenza energetica sono temi che stanno entrando prepotentemente nellagenda dei manager. LAgenzia per la protezione dellambiente americana rileva che nel 2006 nei soli Stati Uniti i server e i data center (centri di elaborazione dati) sono stati responsabili dell'1,5% dei consumi di elettricità dellintero Paese (oltre il doppio dei consumi rilevati nel 2000) con un valore di spesa di circa 4,5 miliardi di dollari, una quota significativa dei costi totali di energia delle organizzazioni.
Il 54% degli intervistati sostiene che la propria azienda non misura limpatto ambientale dei propri sistemi It e delle strategie correlate e solo il 33% ammette di farlo. I due terzi dei responsabili It individua nella definizione di uno standard industriale per lefficienza energetica una soluzione che porterebbe a cambiare le politiche di acquisto dell'infrastruttura tecnologica.
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