Londra - Il credit crunch? Mai sentito. Tempi di recessione? Non per Sua Altezza, il principe ereditario Carlo d'Inghilterra. Mentre il suo Paese lotta per uscire dalla crisi e i suoi sudditi stringono la cinghia, il primogenito di Elisabetta vede aumentare i guadagni riuscendo perfino a pagare meno tasse. Lo Stato peraltro non gli fa mancare nulla visto che nell'ultimo anno ha aumentato i suoi contributi da 2,45 a 3,03 milioni di sterline.
Un bilancio finanziario che appena è stato reso pubblico non è passato inosservato soprattutto ai media da sempre non particolarmente generosi con l'erede al trono. «Carlo ha speso di più, ha guadagnato di più ma riesce ancora a pagare soltanto il minimo di tasse», tuonava ieri il quotidiano The Independent che al caso ha dedicato un'intera pagina. E le organizzazioni antimonarchiche rinnovano l'appello al governo perché abolisca i sussidi stately, almeno quelli destinati alla coppia Carlo e Camilla. Vada per la Regina, ma i più giovani possono arrangiarsi da soli, anche perché hanno dimostrato di poterlo fare. L'azienda agricola di Carlo, Duchy of Cornwall, non sembra conoscere crisi e nel 2008 ha fruttato 16 milioni e mezzo di sterline. Il Principe non ha debiti perché la sua gestione finanziaria è da sempre molto cauta e non si è mai lasciata tentare da speculazioni troppo rischiose. «Perché mai lo Stato dovrebbe aggiungere anche un penny a una tale cuccagna?», si chiedono quindi in molti. «Per i contribuenti questa storia è una doppia fregatura - ha dichiarato ieri Graham Smith del gruppo antimonarchico Republic - il signore paga meno tasse e riceve più finanziamenti mentre il governo combatte la crisi tagliando i servizi pubblici. Dopo mesi di arrabbiature per le spese extra dei parlamentari è ora che anche Carlo faccia chiarezza. A quanto pare nella sua dichiarazione i maggiordomi e gli assistenti al guardaroba figurano come costi d'affari e questo gli consente di risparmiare una fortuna in tasse. Ai contribuenti viene richiesto di sostenere il Principe con milioni di sterline all'anno? Allora si meritano di conoscere nel dettaglio come riesce a tagliare le imposte».
Per difendersi Clarence House ha spiegato che l'aumento dei costi nel 2008 è stato provocato da un'annata incredibilmente fitta d'impegni per la coppia reale. Dalla relazione ufficiale infatti, nell'anno del suo sessantesimo compleanno - che ha coinciso anche con una delega «ufficiosa» a Carlo di molti impegni finora di competenza della madre, la Regina - Carlo e Camilla hanno partecipato a 658 eventi ufficiali, ospitando più di 9mila persone nelle residenze reali e viaggiando per mezzo globo terrestre. I conti hanno fatto registrare un'impennata delle spese di un quinto, passando da 10 milioni abbondanti dell'anno prima ai 12 milioni e mezzo di sterline del 2008: da 11,7 a 14,7 milioni di euro. La maggior parte delle sue entrate tuttavia sono esenti da tasse e quest'anno le imposte da pagare sono addirittura scese, da 3,49 a 3,093 milioni di sterline, che tradotto in euro significa passare da 4 a 3,6 milioni di euro: un risparmio del 10%. Per quanto riguarda le singole spese gli appassionati del dettaglio non hanno che da scegliere. Carlo ha speso 65mila sterline (76mila euro) soltanto per la cura dei suoi giardini, più di 500mila (588mila euro) in ricevimenti ufficiali e 200mila (235mila euro) in articoli da cancelleria. Non basta? 66mila sterline (77mila euro) sono andate in regali e donazioni, 347mila (405mila euro) in sistemi computerizzati e 171mila (200mila euro) in spese legali.
Nonostante l'oculatezza nella gestione delle spese di «casa», (500mila sterline di tagli) - dopotutto resta figlio di una signora che, pare, ancora spenga le luci rimaste accese inavvertitamente - i costi per gas ed elettricità sono aumentati di un terzo.
Per bilanciare gli aumenti il Principe e Camilla hanno però rinunciato a costose vacanze all'estero accontentandosi di trascorrere le «ferie» nella loro dimora preferita a Balmoral. Così hanno messo a tacere le malelingue che li accusano di bruciare troppo ossido di carbonio con i loro voli transoceanici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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