Più tablet che computer Il 2013 diventerà l'anno del sorpasso

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Sono salito in auto e non c'è stato verso: il riflesso condizionato mi ha condotto fin nel parcheggio di una catena di market specializzata nei fai da te. Per tutto il tragitto una vocina mi ha martellato le tempie: perché non vai nel negozietto di ricambi per la casa lungo la via della stazione, è piccolo ma vicino e vedrai che quel tubetto da un metro per allungare il collegamento tra lavastoviglie e rubinetto del ritorno acqua, vedrai che lo troverai. Per tutto il tragitto ho pensato che il martelletto aveva ragione ma vuoi mettere il parcheggio largo e spazioso del market e vuoi mettere che i prezzi saranno certamenti inferiori. Quando ho fatto per spegnere il motore ho ritirato la mano e sono tornato indietro. Il martelletto aveva vinto. Nel negozietto ho trovato il tubo che cercavo. Anzi, con un attacco che fa questo e quell'altro e ingombra meno e me l'ha scelto una signora materna e gentile che ha pure sorriso, scambiato due parole e non ho perso tempo davanti agli scaffali a cercare di capire e decodificare e attendere l'addetto chiamato dal banco informazioni e non ho comprato altre cose perché distratto da altre cose. Quindi, alla fine, nel negozietto della sciura ho pure risparmiato.
Sono salito in auto l'altro ieri per andare a comprare il vino. Un rosato frizzante da famiglia che nel supermercato che conosco costa tot e lungo il tragitto si è rifatta viva la vocina a martellarmi, a dirmi guarda che a 300 metri c'è quel negozietto di specialità gastronomiche che lo vende sfuso il frizzantino, alla fine costa uguale, però viene dall'azienda veneta tal dei tali, tutto certificato, tutto vecchia maniera, mica strane etichette che non sai mai perché niente ci sta mai scritto sopra. Tu porta solo le bottiglie. Ho fatto retromarcia, riposteggiato sotto casa, preso qualche bottiglia e in bici son partito. Al ritorno vacillavo. Per il peso e per i sorsi d'assaggio. Però ottimo vino.
Stamane ho avuto un problema alla linea telefonica e chiamato il call center.

Ho atteso e ascoltato varie voci elettroniche, poi una signora ha detto qualcosa. «La informiamo che stiamo rispondendo alla sua chiamata dalla Romania...». Mi è venuta tristezza. Ho quasi fatto scena muta. Stavo pensando ai negozietti dietro l'angolo. Per quanto ce la faranno ancora?

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