Ariela Piattelli
«Steps and Stars», le scale e le stelle, quelle del cinema e quelle nel cielo che si possono mirare di sera, magari dalla scalinata di Piazza di Spagna. È una metafora in due parole, una metafora che racconta un sogno.
E il sogno sta per realizzarsi perché il 21 ottobre, in occasione della Festa Internazionale di Roma, avrà luogo la prima edizione del Premio Steps and Stars, dedicato a istituzioni e personalità che hanno dato un contributo importante al mondo del cinema. Steps and Stars premierà proprio a Piazza di Spagna una delle più importanti manifestazioni cinematografiche internazionali, il Tribeca Film Festival, fondato da Robert De Niro, Jane Rosenthal, Craig Hatkof. Sarà De Niro stesso a ritirare il premio, lattore americano sbarcherà nella capitale per essere ospite donore della Festa, in cui presenterà in anteprima assoluta un montaggio di venti minuti del suo film The good Sheperd con Matt Damon e Angiolina Jolie. Ma quella tra il Tribeca Film Festival e la Festa internazionale è molto più di una semplice sinergia. Il festival newyorkese è nato allindomani dell11 settembre come reazione allattacco terroristico che ha devastato il cuore di Manhattan. Tribeca è infatti il quartiere che ha visto da vicino crollare le Torri gemelle, ci sono volute intere settimane per spazzare via la cenere, molto di più per riprendere una vita normale.
Il Tribeca Film Festival di De Niro, nato nel 2002, è stata la risposta allimperativo etico di non cedere alla violenza terroristica, ed ha dato un forte impulso morale ed economico al quartiere. In questi anni il festival ne ha fatta di strada, si è imposto nel panorama delle manifestazioni cinematografiche internazionali come spaccato della realtà cinematografica contemporanea americana, come festival trasversale che offre sezioni dedicate ad un pubblico diversificato.
È questo che ha destato linteresse della Festa internazionale di Roma per il Tribeca Film Festival (che potrebbe diventare la porta dingresso del cinema italiano negli Stati Uniti), ed è da qui che prende le mosse un gemellaggio che promette di durare negli anni, sancito dalla stretta di mano tra il sindaco di New York Michael Bloomberg e Walter Veltroni lo scorso 28 settembre del corso della trasferta newyorkese del nostro primo cittadino. Saranno sei le pellicole, selezionate da una commissione mista, presentate allultima edizione del festival newyorkese ad attraversare loceano e a sbarcare alla Festa di Roma.
Saranno altrettanti i film della prima edizione della Festa che nel 2007 prenderanno la via di New York, per essere presentate al Tribeca Film Festival. Il gemellaggio oltre a stabilire un importante scambio culturale, punta al mercato cinematografico internazionale: gli organizzatori delliniziativa sono infatti fiduciosi che da questo tandem formato dalle due capitali del cinema, possano nascere nuove coproduzioni e nuove strategie di distribuzione. Perché no, dopotutto tra New York e Roma cè feeling. Mentre la Festa guarda al Tribeca Film Festival con ammirazione e interesse, il festival della Grande mela fa tappa per la prima volta allestero ed investe nella prima edizione della kermesse capitolina, un vero e proprio atto di fiducia come se si trattasse già di un successo assicurato. Per arrivare a questa sintonia non è stato difficile. Prima del «sì» di De Niro le basi erano già buone.
La scelta di Roma non è estranea alle sue origini italiane, rivelano gli organizzatori delliniziativa. Sembra infatti che lattore-regista senta molto il legame familiare con lItalia. Inoltre De Niro è un grande appassionato di storia romana e nel suo prossimo soggiorno italiano gradirebbe molto una gita a Paestum. Forse è stato proprio in virtù di questo profondo legame che lattore, notoriamente restio a parlare alle grandi platee, ha deciso di concedersi al pubblico romano della Festa dopo la proiezione dei venti minuti della sua regia, The good Sheperd.
Intanto, oltre ai film selezionati dal Tribeca Film Festival, nel corso della serata di gala in cui De Niro ritirerà il premio il 21 ottobre, saranno proiettati sui maxischermi di piazza di Spagna spezzoni delle pellicole di oltreoceano, poi una vera e propria chicca: il montaggio delle scene dei film indimenticabili girate nella stessa cornice di Trinità dei Monti.
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