Piemonte, Lombardia e Veneto al vertice delle donazioni di midollo osseo»Malati & Malattie

di Gloria Saccani Jotti

È stato raggiunto il traguardo di 300 donazioni di cellule staminali emopoietiche da donatore non familiare in Piemonte. Il gesto di solidarietà di un ventiduenne di Cuneo ha consentito di offrire una speranza di guarigione ad un paziente italiano affetto da una grave forma di leucemia. Il donatore è risultato l'unico compatibile tra i quasi 20 milioni di donatori volontari di cellule staminali emopoietiche (CSE), iscritti nei registri internazionali. Il prelievo coincide con 300 donazioni di CSE a scopo di trapianto, eseguite in Piemonte in oltre 20 anni di attività. Questa regione occupa il terzo posto in Italia, dopo Lombardia e Veneto e contribuisce per l'11% alle più di 2800 donazioni totali effettuate in Italia finora. Dopo più di 20 anni dall'avvio del Registro piemontese dei donatori di midollo osseo a scopo solidaristico e dalla prima donazione, risultata anche la prima in Italia ed avvenuta grazie ad una donatrice di 41 anni di Torino, il Piemonte ha potuto contare su più di40mila adesioni, che in 300 casi si sono completate con la donazione altruistica a favore di altrettanti pazienti. Il programma di donazione di CSE è stato avviato nel 1989 con la creazione del Registro italiano dei donatori di midollo osseo, noto a livello internazionale con la sigla Ibmdr. L'obiettivo è ricercare soggetti sani, disponibili ad offrire in maniera anonima, volontaria, non retribuita, le proprie CSE a scopo di trapianto a pazienti affetti da malattie ematologiche gravi, che non hanno trovato il donatore compatibile nell'ambito della loro famiglia (in genere tra i fratelli). La realizzazione del programma è resa difficoltosa dalla necessità di reperire donatori con caratteristiche affini al ricevente per il sistema genetico HLA, che è responsabile del rigetto. Questa regione del genoma umano presenta delle istruzioni (geni) che sono molto variabili e che possono essere diverse tra un soggetto e l'altro.

Le combinazioni tra queste varianti possono essere milioni e solo quando il donatore ha caratteristiche identiche al paziente il trapianto ha probabilità di successo. Il Registro è una organica rete estesa su tutto il territorio italiano che si struttura nei Registri regionali che sono parte integrante.
gloriasj@unipr.it

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