Di Pietro: «Aspetto ancora che chiedano il via libera»

Il ministro: «C’è una procedura ma le due società non l’hanno seguita»

da Milano

Sembra farsi più duro lo scontro sulla fusione di Autostrade con gli spagnoli di Abertis. A intervenire ieri pubblicamente è stato Antonio Di Pietro. Il ministro delle Infrastrutture, interpellato dall’agenzia Ansa, ha spiegato che, prima che il suo ministero e quello dell’Economia possano avviare l’istruttoria sull’operazione e poi fornire il proprio parere, è indispensabile che Autostrade chieda formalmente al governo l’autorizzazione che il Consiglio di Stato ha giudicato necessaria. «Per dire no o sì bisogna ricevere i documenti ufficiali», visto che la procedura «prevede una richiesta di autorizzazione da parte della società, ma non mi risulta che l’azienda lo abbia ancora fatto», così il ministro delle Infrastrutture.
«Mi sembrerebbe davvero incredibile che il governo possa dare un parere senza che venga richiesto formalmente», ha affermato Di Pietro. Nonostante le assemblee di Autostrade e Abertis, che dovrebbe ratificare l’accordo, siano in calendario venerdì prossimo 30 giugno, il ministro ha detto di non prevedere scadenze per il lavoro del governo: le risposte arriveranno «nei tempi che ci vogliono. Il Consiglio di Stato - ha sottolineato ancora il ministro - ha detto che ci vuole l’autorizzazione per poter realizzare l’operazione di fusione. Quando ce la chiederanno e ci spiegheranno i contenuti di questa richiesta ne parleremo».
Ironica la conclusione di Di Pietro: «Nel tentativo di fare una fusione hanno fatto anche un po’ di confusione». Ieri il presidente di Autostrade Gian Maria Gros Pietro aveva parlato della necessità del consenso politico per portare a termine la fusione con Abertis. E della possibilità che questa venisse annullata. Il problema più immediato sembra quello dei tempi necessari alla fusione. Se entro venerdì le assemblee delle due società non daranno il via libera all’operazione, la procedura dovrà ricominciare e basarsi sui conti più recenti di quelli al 31 dicembre.


La settimana si preannuncia dunque di fuoco: il primo appuntamento, in calendario per martedì a Roma, è la riunione degli azionisti di Schemaventotto (la società che fa capo ai Benetton e controlla Autostrade), dei vertici di Autostrade e di Abertis.

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