Roma - Lite in famiglia. Terza parte. Continuano le scaramucce fra Franceschini e Di Pietro. E, questa volta, come è nelle corde del leader dell'idv, volano le parole grosse. Oggetto del contendere: le candidature (di amministratori ancora in carica) alle prossime elezioni europee. "Ora - commenta il
leader di Idv in una nota -, anche Franceschini fa il furbo: dice che il
Pd non candiderà alle prossime elezioni europee amministratori in
corso di mandato e poi, invece, li candida, come dimostra la
candidatura in Sicilia di Rosario Crocetta, sindaco in carica a Gela.
Quindi è Franceschini scorretto perché dice una cosa e ne fa
un'altra ed anche perché se la prende con me e non con i vari
ministri in carica che si candidano, come Bossi e La Russa".
Di Pietro: "Franceschini? Scorretto e senza coraggio" "La verità - insiste Di Pietro - è una e una sola: le elezioni europee
hanno una valenza nazionale importantissima ed è per questa
ragione che i leader di partito hanno il dovere di metterci la faccia in
prima persona. Il Pd, invece, non ha il coraggio di affrontare di petto
e contrastare la candidatura di Berlusconi, con i suoi massimi
dirigenti: è un dato di fatto di cui prendiamo atto". "Ma è davvero inaccettabile - attacca ancora il leader di Idv - che
Franceschini critichi noi che la faccia ce la mettiamo, e lo facciamo
perché sentiamo il dovere di assumerci la responsabilità di
contrastare il governo delle destre e di rappresentare l`opposizione.
Se Franceschini non ha il coraggio di farlo è un problema suo, ma
non critichi me che il coraggio ce l'ho".
Il leader del Pd: "Di Pietro e Berlusconi scorretti" E alla fine, fra i due, diventa una partita di tennis. Il leader del Pd non rinuncia a controbattere e rispedisce al mittente le accuse. E, dato che c'è, se la prende anche col Pdl. La direzione del Pd ha approvato le candidature
del partito per le Europee, il voto è stato "condiviso"e le liste sono
composte esclusivamente da persone che "se saranno elette
resteranno in Europa per tutta la legislatura, mentre gli altri partiti,
dal Pdl all’Italia dei valori, si comportano in maniera "scorretta"
presentando candidati ineleggibili.
"Resteranno tutti a Strasburgo" Dario Franceschini incontra i
giornalisti al termine della direzione del Pd e torna a polemizzare con
chi si candida per l’europarlamento pur sapendo che si dimetterà un
istante dopo essere stato eletto: "Nelle nostre liste ci sono
personalità, persone radicate nel territorio, sono rappresentate le
competenze...
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