Roma - "Io sono uno che non ci sta a farsi schiacciare i piedi. Ieri non ho parlato perché Prodi, in apertura del Consiglio dei ministri, si è assunto una responsabilità importante ribadendo la solidarietà a Mastella. Ha detto che la questione finiva là. Ma la questione va avanti". Antonio Di Pietro, all’indomani del Consiglio dei ministri chiarificatore, ribadisce a Matrix le sue critiche al Guardasigilli e rettifica le indiscrezioni secondo cui sarebbe stato "zittito".
"Ho detto solo che la questione non può finire qui, e lo ripeto - aggiunge il ministro- perché o questo magistrato ha fatto cose gravi e allora va fermato o c’è stata una gravissima invasione di campo. Il trasferimento rappresenta un vulnus democratico alla indipendenza della giustizia. Non vorrei che questa coalizione sia ricordata come la seconda dell’impunità".Di Pietro: "La questione Catanzaro non finisce qui"
Il ministro sul caso Mastella-De Magistris non si arrende: "Non vorrei che questa coalizione sia ricordata come la seconda dell’impunità"
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