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Una pioggia di emendamenti sul bilancio

Una proposta per l’abbattimento della Tangenziale

Michela Giachetta

Quando si parla di bilancio, e quindi di soldi, non è mai troppo presto per definire le linee e gli indirizzi che si vogliono attuare. Oggi in aula Giulio Cesare dovrebbe essere approvato il documento di programmazione finanziaria (Dpf), che appunto delinea le linee generali e gli indirizzi dell’amministrazione comunale per la predisposizione del bilancio che verrà discusso a fine anno.
Questo documento, per la prima volta, è stato portato in Aula prima dell’assestamento (che dovrebbe essere votato oggi), grazie alla proposta di An accolta da tutto il consiglio. «Il Dpf - spiega il capogruppo di An, Marco Marsilio - è in sostanza un programma di Governo, molto più chiaro e impegnativo rispetto alle linee guida presentate dal sindaco durante la prima seduta del consiglio comunale, il 3 luglio scorso». Un programma in cui An ha voluto dire la sua, presentando 33 emendamenti, riguardanti soprattutto le politiche abitative e l’abbattimento dell’Ici sulla prima casa. Ma fra le proposte hanno trovato spazio anche la richiesta di restituire al Consiglio comunale la competenza sull’approvazione dei contratti di servizio oggi delegata alla giunta, l’incremento delle frequenze e della qualità dei servizi, soprattutto della pulizia delle strade e trasporto pubblico e il problema dei precari. Su questo punto Marsilio ha sottolineato che «bisogna fare qualcosa per il superamento del precariato e dei contratti atipici nelle aziende e nelle politiche del personale comunale. L’amministrazione fa un uso eccessivo e spesso scorretto di questi strumenti». Si è anche chiesto di eliminare dal piano delle infrastrutture la linea Eur-Tor De Cenci, che An definisce «inutile e costosa» e la sua sostituzione con la trasformazione della Roma-Lido in metropolitana, in modo da dare agli abitanti della zona la possibilità di essere serviti meglio. La proposta viene appoggiata, così come per tutte quella avanzate da An, anche da Udc e Forza Italia, ma la giunta dà parere negativo e l’emendamento è bocciato. Uno dei pochi approvati riguarda la sopraelevata della Tangenziale est, o meglio la sua demolizione con la contestuale realizzazione della viabilità alternativa (Nuova Circonvallazione interna al di sotto del tracciato ferroviario). Approvata anche la richiesta di «attivarsi per l’utilizzo di energie e combustibili alternativi ai derivanti del petrolio, i cui rincari stanno mettendo in ginocchio le aziende di trasporto pubblico». Ma il problema di Atac non è solo quello dei rincari del petrolio, «c’è soprattutto un problema di gestione», spiega Vincenzo Piso, vicepresidente del consiglio comunale - L’azienda infatti ha presentato un bilancio in positivo, per circa 500mila euro, ma questi soldi non derivano da una buona gestione. Quel risultato, infatti, si spiega con il fatto che nel bilancio della società si attesta che circa 140 milioni derivano dalla vendita del ramo d’azienda immobiliare fatta da Atac spa alla controllata Atac Patrimonio srl». Tradotto significa che Atac risulta avere guadagnato dei soldi, (ottenendo così un bilancio in attivo) dalla vendita a una società che Atac stessa controlla interamente.

«In assenza di tale operazione - si legge nel bilancio dell’azienda - il risultato dell’esercizio avrebbe rilevato una perdita di quasi 140 milioni, con un peggioramento rispetto al 2004 di dodici milioni».
Oggi si dovrebbe votare anche l’assestamento.

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