Pitti, moda per i piccoli: marinai e tocchi di magia

Si apre a Firenze il salone della moda baby: design, tecnologia e grandi firme. I marchi sempre più attenti ai bambini: quest'anno al Pitti bimbo 412 espositori e 240 firme straniere

Pitti, moda per i piccoli: 
marinai e tocchi di magia

Firenze - La vera chicca, diciamolo, sarà vedere i genitori più veloci del mondo alle prese con i pannolini dei propri figli. Già, perché in occasione del 67° Pitti Immagine Bimbo - che prende il via oggi a Firenze - il salone dedicato alla moda baby ospiterà il primo campionato mondiale maschile di «Cambio del pannolino». Lungi dal divenire specialità olimpica, sarà l’occasione per vedere i 6 papà vincitori delle eliminatorie sfidarsi con talco, salviette e cronometri sotto gli occhi di 4 giudici.

Il torneo è solo una delle curiosità della kermesse: ai blocchi di partenza ci saranno 412 espositori in rappresentanza di 572 marchi della moda infantile che esporranno le loro collezioni per l’anteprima mondiale di linee d’abbigliamento, accessori e design per la primavera estate 2009. La manifestazione continua a crescere, diventando sempre più internazionale: 240 sono i marchi esteri (il 42% del totale) che spaziano dall’Australia al Madagascar, dal Libano fino al Sudafrica. «Sono sempre più le richieste di partecipazione - afferma Agostino Poletto, vicedirettore di Pitti Immagine - di aziende che vogliono presentare a Pitti Bimbo progetti specifici, collezioni pensate per le sezioni speciali del salone, sostenute da eventi e da una comunicazione creativa e spettacolare».

Novità del 67° Pitti Bimbo è «Babyworld», l’area dedicata agli oggetti e al design per l’infanzia, sospesa tra tecnologia e moda per i più piccoli. Ma ci sarà spazio anche per le sezioni «New View» con i suoi progetti di ricerca, e «Ecoethic», i cui espositori hanno fatto dell’ecosostenibilità la loro bandiera. Anche la moda «adulta» continua a interessarsi del mondo junior, a dimostrarne la vitalità: al 67° Pitti Bimbo debutteranno icone come John Galliano, Dirk Bikkembergs e Hugo Boss. A Firenze, ad esempio, Roberto Cavalli si inserisce nel filone di Harry Potter proponendo per i suoi «Angels&Devils» una vera lezione di magia, tenuta dal mago Pecar, con incantesimi e illusioni. Ermanno Scervino porta la couture per i più piccoli, proponendo una collezione su colori sorbetto che ha nella marina e nei ricami orientali i suoi punti di forza.

C’è il mare anche negli abiti di Alberta Ferretti, la cui collezione - la terza portata al Pitti Bimbo - vive delle atmosfere leggere di una spiaggia che ospita uno stabilimento balneare, replica fantasiosa delle astrazioni estetiche degli anni Quaranta e Cinquanta. E se Salewa propone una collezione kid nel pieno rispetto della normativa europea per la messa in sicurezza di cordini e laccetti, C.P. Company gioca tra contrasti apparenti di stile e materia che diventano fonte di equilibrio mentre Vilebrequin si destreggia tra animali e tradizioni culinarie.

Dal canto suo, Spazio Sei Fashion Group presenta al Pitti un’anteprima del grande progetto Kidspace che debutta il 3 luglio a Londra con l’apertura di uno store in Sloane street. Tra le sfilate spicca quella di Monnalisa nel cortile dell’Ammannati di Palazzo Pitti per festeggiare i 40 anni dell’azienda, mentre Pincopallino darà vita a un evento esclusivo alla Stazione Leopolda.

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