«Planet 51», il kolossal dei cartoni

Giffoni (Salerno)Il cinema d’animazione americano è ormai da tanti anni egemone ma la novità è che l’Europa non sta a guardare e risponde con due interessanti novità di cui sono state presentate ieri a «Giffoni Experience» in anteprima alcune sequenze.
Ecco allora i primi 25 minuti di Planet 51, il kolossal animato in computer grafica 3D a cui hanno lavorato insieme addirittura tre registi, Jorge Blanco, Javier Abad e Marcos Martínez. A disposizione hanno avuto il notevole budget di 70 milioni di dollari, una struttura nuova di zecca, gli Ilion Animation Studios di Madrid, il contributo di oltre 360 persone provenienti da 20 Paesi (tra cui 11 italiani) che per 7 anni hanno lavorato al progetto. Planet 51, in uscita il Italia il 4 dicembre distribuito da Moviemax, è una sorta di storia di E.T. al contrario: il capitano della Nasa Chuk Baker atterra per sbaglio su un pianeta abitato da creature che vivono con il terrore che il loro mondo venga invaso dagli umani. Per riuscire a riparare la navicella e tornare sulla Terra dovrà ricorrere all’aiuto dell’unico alieno che non ha paura di lui, un ragazzino di 14 anni.
Molte le citazioni cinematografiche, dalla saga di Star Wars a, naturalmente, E.T. - L’Extraterrestre e poi Independence Day e Ritorno al futuro. I dialoghi, irresistibili, sono dovuti agli sceneggiatori statunitensi Joe Stillman (autore anche di Shrek e Shrek 2) e Etan Cohen (Tropic Thunder e Madagascar 2). Nella versione originale le voci saranno di Jessica Biel, Gary Oldman e John Cleese.
Per festeggiare l’evento sono stati offerti ai giovani giurati di Giffoni 70 chili del gelato verde al pistacchio di cui vanno matti gli alieni di Planet 51 e che è già disponibile in più di mille gelaterie italiane del gruppo PreGel.

Sempre ieri è stata la giornata dell’anteprima di Arthur e la vendetta di Maltazard (da noi uscirà l’8 gennaio distribuito sempre dall’attiva Moviemax), il nuovo film di Luc Besson che torna a produrre e dirigere un atteso lavoro d’animazione tre anni dopo il successo mondiale, e per certi versi inaspettato, di Arthur e il popolo dei Minimei. Costato 65 milioni di euro, il film è stato realizzato in parte in live action e in parte in animazione sfruttando le più recenti tecniche digitali di animazione computerizzata e motion capture.