Ocean Viking, ritorsione della Francia: blocca il trasferimento di 3.500 rifugiati dall'Italia

Per 200 migranti che nelle prossime ore sbarcheranno dalla Ocean Viking, la Francia ha sospeso il trasferimento di 3.500 rifugiati che ora si trovano in Italia

Ocean Viking, ritorsione della Francia: blocca il trasferimento di 3.500 rifugiati dall'Italia

È partita la ritorsione della Francia contro l'Italia. Dopo essersi fatta carico di una nave delle quattro che premevano contro i confini italiani, la Francia ha sospeso il trasferimento e l'accoglienza prevista di 3500 rifugiati attualmente in Italia. A dirlo è stato il ministro degli Interni francese, deplorando l'azione italiana e condannando il governo di Roma per non aver fatto scendere dalla nave anche i 200 della Ocean Viking, oltre agli altri già sbarcati nel porto di Catania.

La Francia minaccia l'Italia: "Conseguenze estremamente forti"

Gerald Darmanin, ha sottolineato che la decisione di accogliere domani, nel porto di Tolone, la nove Ocean Viking è stata presa "in via eccezionale". Un modo diplomatico per lanciare un messaggio all'Italia sul fatto che non ci saranno repliche per il futuro, quando il nostro Paese dovrà gestire da sola, o comunque senza l'appoggio della Francia, le navi delle Ong che si sono già dette pronte a tornare in mare. Il ministro dell'Interno francese ha anche piantanto alcuni paletti, annunciando che i soggetti "non coperti dal diritto di soggiorno e di asilo saranno soggetti a misure di allontanamento senza indugio". E bisogna capire verso dove verranno allontanati i migranti non meritevoli di protezione internazionale. Quindi Macron ha aggiunto: "Il rafforzamento delle nostre frontiere tra Francia ed Italia dimostrerà purtroppo che noi possiamo anche impedire un certo numero di passaggi attraverso la frontiera italiana".

Il titolare del ministero dell'Interno francese ci ha tenuto a ribadire in conferenza stampa che l'Italia era il "primo beneficiario" del meccanismo di solidarietà europeo per la ricollocazione dei migranti rifugiati e che il "meccanismo di solidarietà era stato introdotto, in particolare, con l'Italia, sotto presidenza francese proprio per far fronte a questo tipo di situazioni". Darmanin ha aggiunto: "Questi meccanismi sono pienamente funzionanti da diverse settimane. Del resto, l'Italia ne è il primo beneficiario, con 3.5000 rilocalizzazioni di rifugiati previste entro l'estate 2023". Darmanin ha poi rivolto un appello a tutta l'Ue, invitando "tutti gli altri partecipanti" al meccanismo di ricollocamento europeo dei migranti, "in particolare la Germania", a sospendere l'accoglienza dei profughi attualmente in Italia.

Quindi, ecco che è arrivata una minaccia diretta da parte della Francia: "Il governo italiano è quello che perde. Ci saranno conseguenze estremamente forti nelle relazioni bilaterali". Da subito, la Francia rafforzerà i controlli alle frontiere con l'Italia e non accoglierà i migranti (profughi) che sbarcano in Italia raccolti dalle navi umanitarie, contrariamente a quanto aveva accettato nell'accordo di redistribuzione che era stato raggiunto con l'Ue. Ma basta fare un passaggio su Ventimiglia per rendersi conto di cosa succeda alla frontiera con la Francia, ormai da anni.

L'Unione europea richiama la Francia: "Non si addossino colpe agli Stati"

Un richiamo alla Francia è arrivato dall'Unione europea: "Quello che stiamo osservando nel Mediteranno ci fa vedere che abbiamo bisogno di cooperazione fra stati europei e serve avanzare sul patto sulla migrazione: la Commissione è qui per aiutare, non vogliamo addossare la colpa a uno Stato o all'altro".

Anitta Hipper, portavoce della Commissione europea per gli affari interni, nel briefing quotidiano ha dichiarato: "Continuiamo a dover affrontare una situazione molto difficile nella quale le persone dovrebbero essere fatte sbarcare per evitare una tragedia umanitaria e per questo abbiamo chiesto uno sbarco rapido nel luogo sicuro più vicino".

Quindim ha aggiunto: "Allo stesso tempo, capiamo che alcuni Stati membri sono di fronte a molti arrivi via mare e per questo, oltre al caso specifico, sottolineiamo l'importanza di soluzioni europee".

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