Ecco lo scoop che cercavano Ingroia e Travaglio

L'ex pm e i suoi colleghi hanno ragione: la mafia ha trattato eccome con gli Stati, e la foto che pubblichiamo è la prova definitiva

Ecco lo scoop che cercavano Ingroia e Travaglio

Vogliamo dare una mano all'ex pm Ingroia e ai suoi colleghi in servizio permanente alla procura di Palermo, sempre a caccia di intrighi e scoop giudiziari. Perché hanno ragione: la mafia ha trattato eccome con gli Stati, e la foto che pubblichiamo è la prova definitiva. L'ha scattata Robert Capa nel luglio del '43 sulle colline siciliane e immortala un pastore, che secondo un pentito (il nonno di Ciancimino) faceva parte della cupola (il telefono di suo nipote è tutt'ora intercettato), indicare a un soldato americano la via che porta al Quirinale.

Pare che l'allora giovane Giorgio Napolitano fosse al corrente della tresca e abbia taciuto, tanto che un anno dopo i marines entrarono a Roma liberandogli il posto che infatti il furbo Giorgio ha occupato anni dopo.

È storia: se l'Italia è stata liberata dal nazifascismo e la strada a Napolitano è stata spianata, lo si deve a quella trattativa tra Stati (Uniti) e mafia.

Pare, dico pare, che Ingroia e soci abbiano già chiesto una rogatoria internazionale per spulciare i conti degli eredi dell'allora presidente Franklin Delano Roosevelt a caccia di possibili tangenti. E che dalla procura di Palermo sia partita la richiesta di interrogare il suo successore Obama alla Casa Bianca. Travaglio già prepara una edizione speciale del Fatto Quotidiano.

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