«Gli aerei russi non operavano ad Aleppo Ci accusano perché i nostri raid funzionano»

«Ieri (lunedì) non operavano aerei russi ad Aleppo. L'obiettivo più vicino alla città era a 20 chilometri» dichiara il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo per respingere le accuse di aver bombardato degli ospedali nel nord della Siria. E aggiunge, durante l'incontro quotidiano con la stampa: «Su Aleppo hanno volato aerei della colazione anti-Isis: caccia e droni d'attacco. Come era già stato promesso ai nostri partner americani non nasconderemo più informazioni di questo tipo». Lunedì «alle 13.55 (ora di Mosca) due velivoli da attacco al suolo A-10 dell'aviazione americana sono entrati nello spazio aereo siriano dalla Turchia e hanno raggiunto Aleppo attraverso la rotta più breve. I caccia hanno compiuto attacchi contro obiettivi nella città e credo che questo possa bastare». I russi stanno analizzando i bersagli colpiti.«Il dipartimento della Difesa sente in continuazione la solita musica - sostiene il generale - che la nostra aviazione non bombarda solo i terroristi dell'Isis. I raffinati esperti occidentali dovrebbero sapere che non tutti i terroristi in Siria sventolano la bandiera nera». Secondo l'alto ufficiale «più gli attacchi russi hanno successo e più veniamo accusati di attacchi indiscriminati». Konashenkov fa anche riferimento alla richiesta americana «di un cambio della strategia russa in Siria per aiutare gli Stati Uniti ad effettuare una transizione politica del potere». Per Mosca «l'obiettivo delle operazioni in Siria è l'eliminazione del terrorismo, che rappresenta un reale ed evidente pericolo per la sicurezza della Russia e del mondo».

Gli aspetti politici «devono essere risolti dagli stessi siriani con una mediazione internazionale. Non nelle trincee, ma al tavolo dei negoziati». Il portavoce militare sostiene che «non c'è stata e non ci sarà nessun'altra strategia».FBil

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