Due giorni dopo, la cosa più difficile da capire è il nesso tra il 25 Aprile e la sarabanda di atti vandalici compiuti nel centro di Modena da anarchici e centri sociali. Tutto lascia pensare a una provocazione, organizzata ad arte per ottenere il massimo rimbalzo mediatico. E l'anniversario della Liberazione è stato solo un pretesto, migliore di tanti altri, per imbrattare muri e vetrine e offendere Matteo Salvini, la polizia, i carabinieri e i martiri delle foibe, in un pout pourri di ignoranza e frustrazione. Il repertorio declamato con le bombolette spray è sempre lo stesso: «Attacca lo Stato», «Fuoco al lusso», «ruba» con a finale cerchiata come da tradizione degli anarchici. Tra le scritte che hanno deturpato la città emiliana non sono mancati i riferimenti all'attualità. Da «Spara a Salvini» fino a «ogni chiesa come Notre Dame». Tra i cori intonati «10, 100, 1000 Nassirya», superfluo spiegare il macabro e irrispettoso riferimento ai carabinieri morti in Irak negli attentati terroristici del 2003.
Ma si è andati anche oltre. I sedicenti manifestanti in corteo per il 25 Aprile e contro l'apertura di un Cpr (Centro di permanenza per i rimpatri) a Modena, hanno infangato la memoria dei martiri delle foibe e di un carabiniere partigiano (fotografati), proprio nel giorno della Liberazione. Hanno suscitato indignazione le scritte «Merde» e «Infami assassini» tracciate sul monumento in onore dei carabinieri caduti e decorati nella provincia di Modena e in particolare del vicebrigadiere Celso Viglino, morto nel 1947 a 36 anni nel corso della cattura di un pericoloso bandito. A rendere ancora più inspiegabile la vicenda, c'è la biografia del militare. Durante la Repubblica di Salò e l'occupazione tedesca, Viglino si era rifiutato di arruolarsi nella Guardia nazionale repubblicana per unirsi alla Resistenza. E non è sfuggito alla furia insensata nemmeno il monumento dedicato ai martiri delle foibe, oltraggiato con un simbolo anarchico in vernice rossa.
Trasversale la protesta sui social. «Quei bravi ragazzi dei soliti cessi sociali - ha twittato a.m. smooth - ieri ci si scandalizzava per lo striscione fascista di quattro ignoranti ultras, oggi gli stessi cretini ignoranti di sinistra imbrattano tutta Modena». Da destra a sinistra, i protagonisti dei danneggiamenti sono definiti «delinquenti», «cretini» e «vandali».
Nel frattempo, la procura della città emiliana ha aperto un fascicolo per i deturpamenti del 25 Aprile e Salvini ha
annunciato una visita per il 3 maggio. «Grazie alle forze dell'ordine che hanno evitato danni peggiori - ha scritto il ministro dell'Interno - il 3 maggio sarò a Modena per ribadire che violenti e balordi non sono tollerati».
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